4 NOVEMBRE 1918 UNA DATA DA NON DIMENTICARE MAI
Avigliano, nella ricorrenza del 96° anniversario della fine del primo conflitto mondiale: martedì 4 novembre alle ore 11,00 nella villa comunale luogo del ricordo, celebrerà la giornata dell'unità nazionale delle forze armate e la commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Saranno le note de "il silenzio" intonate dalla tromba del giovane musicista Michele Lozupone ad accompagnare la corona di alloro che sarà deposta dai vigili della polizia locale ai piedi del monumento ai caduti in ricordo dei 348 martiri della grande guerra, oltre all’esibizione di una quarantina di giovani orchestrali che suoneranno l'inno d’Italia e la canzone del Piave. “La storia e la vita dei popoli e la loro coscienza collettiva”, è il titolo che accompagna i festeggiamenti del 4 novembre, promossi dall’Amministrazione Comunale e fortemente voluti dal comando della Polizia Locale guidato dal Maggiore Donato Rosa, evento che vedrà coinvolti come testimoni “Dal passato per il futuro”, gli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Avigliano. Con questa iniziativa l’Amministrazione Comunale chiede che non cali mai "Il silenzio" sulle guerre del mondo e che sia vivo nei giovani la “coscienza” intesa come consapevolezza di essere parte integrante di una complessa e delicata rete di relazioni che abbraccia ogni essere vivente della Terra. "Pensa globalmente, agisci localmente”: questa è la chiave per risolvere la drammatica situazione di crisi ecosistemica, sociale e culturale, che oggi è causata essenzialmente da una concezione frammentaria ossia da una deleteria mancanza di visione globale. E’ importante il ricordo dei caduti in guerra che hanno sacrificato la loro vita per la Patria e la giustizia sociale e non dimenticare i militari impegnati nei diversi teatri di crisi, dall'Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, e a quelli che operano sul territorio nazionale. In questa giornata di festa, un plauso particolare lo meritano gli uomini e le donne che partecipano continuamente alle operazioni di soccorso e al pietoso recupero delle salme delle vittime della tragedia che si consuma nei nostri mari e in primis in quello di Lampedusa. Concludo con le parole del Presidente Napolitano: “Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".