“S’ M’ LA VUOI RÀ NANZC’R’ SAUZIZZA”
“Bentornato Carnevale! Porti a tutti l’allegria! Chi vuol essere lieto, sia, ché ogni scherzo adesso vale!”. Avete già deciso dove festeggiare il Carnevale 2015? Vi consiglio di partecipare alla sfilata che si terrà nella città di Avigliano e sono sicuro che non rimarrete delusi. Venerdì 13 febbraio 2015 sarà dunque il giorno durante il quale il Carnevale aviglianese raggiungerà il clou: nel pomeriggio dalle 17,30, anche sfidando il freddo invernale, sfileranno tra i quartieri i “tind’l” al grido di: “S’ m’ la vuoi rà nanzc’r’ sauzizza”. e con tanto di magia carnevalesca accompagnata dalle maschere paesane. La popolazione partecipa attivamente e l’accoglienza nelle case è divenuta una sorte di gara per offrire alle maschere cibi e bevande della tradizione aviglianese. Alla sera in Piazza Gianturco, a conclusione della sfilata, si terrà lo speciale falò, che sancisse la morte del carnevale e l’inizio della quaresima. Ovviamente il rito funebre consiste nel bruciare il fantoccio del carnevale ma soprattutto nell’apparecchiare una tavola “consolatoria” così che tutti, maschere e spettatori, possano assaggiare i dolci e i prodotti tipici del Carnevale, soprattutto le chiacchiere o bugie, la salsiccia, la soppressata e il pezzente succulenti ingredienti per il condimento di una magistrale pasta asciutta che sarà servita dagli organizzatori. Per le strade e nei vicoli, con coriandoli, con canti, strombettii, stelle filanti festeggiamo il Carnevale! Vai lontan, malinconia! Viva, viva l’allegria! Anche quest’anno, tutto ciò sarà possibile grazie alle associazioni culturali APS Terra (ben diretta dal suo poliedrico presidente Renato Zaccagnino sempre alla ricerca, per la loro riproposizione, di vecchie usanze e tradizioni aviglianesi di cui sono depositari gli anziani e per nulla conosciute dai giovani di oggi), e le associazioni 5 sensi, Arci, A.C.R S.V.M., e i volontari liberi, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la super visione della direttrice artistica Carmelina Iannielli. Avigliano riscopre così la propria “carnevalità”, con il ritorno ogni anno della maschera tipica aviglianese: “gli Tind’l”. Resta invariato il piacere di incontrarsi, di fare festa insieme secondo un rito antichissimo che ha saputo rinnovarsi per adattarsi ai tempi. Per questo, “Semel in anno licet insanire”: il carnevale resta la festa più allegra e pazzesca dell’anno che toglie per un giorno i filtri della normalità e forse anche per questo motivo gli aviglianesi saranno invogliati e parteciperanno in massa al carnevale 2015 per esorcizzare e scarnire la sua vita e la sua stessa morte aspettando il carnevale 2016 per essere nuovamente contagiati da un po’ di pazzia carnevalesca che poi è l’unica cosa che ci dona un po’ di colore e allegria in queste fredde giornate invernali attanagliate da una sempre crescente crisi di sistema.