TRA SPORT E DIRITTI, LA VOCE DELLE «DIVERSOPPORTUNITÀ»
Uomo-donna-trans, bambino-anziano, giovane-adulto, lavoratore-disoccupato, studente-pensionato, disabile-normo-dotato, single-famiglia: facce diverse di una stessa medaglia, alle quali però non è sempre data pari opportunità. Sulla base di questa considerazione si è tenuta ad Avigliano una tre giorni sui temi della diversità, di cui doveva essere parte una maratona amatoriale «DiversOpportunità», che a causa della pioggia non è partita. Avevano aderito alla maratona, tra i tanti, Emilio Frisenda, atleta paralimpico, Donato Sabia, campione europeo, i migranti del «Centro Accoglienza Temporaneo di Pignola», la presidente dell'ArciGay Basilicata, Nadia Girardi. Mancata la maratona, si è però tenuta un altro tipo di maratona, cioè una serie di discussioni sui temi della diversità, della violenza contro i diversi e i deboli, in particolare contro le donne, sui diritti mancati. Madrina d’eccezione dell’iniziativa è stata Vladimir Luxuria, testimone di tante battaglie, che ha voluto e saputo ancora una volta dare un grande contributo alla discussione. L'iniziativa DiversOpportunità, nata dalla Commissione Comunale Pari Opportunità, dal Forum delle associazioni e dal Forum dei giovani, i tre organi consultivi del Comune di Avigliano, ha voluto dar voce alle diverse sensibilità che si esprimono sul territorio, e ha avuto in questo la collaborazione della Provincia di Potenza, del Comitato Paralimpico, dell’Arcigay Basilicata e della Fondazione Migrantes. Già importanti momenti di riflessione nei giorni precedenti, nel Chiostro di città, in occasione della rassegna conclusiva del 1° concorso di cake design e del concorso fotografico «Giù le mani dai sogni» e della proiezione del cortometraggio «Io...Donna» di Pino Quartullo. Vladimir Luxuria e Nadia Girardi hanno voluto indossare i panni delle nostre nonne per segnalare l'importanza delle tradizioni nella crescita della società lucana. Vladimir Luxuria ha ieri commosso tutti affermando: «Io mi sento africana, timisina, disabile, mi sento di rappresentare tutte le forme di disagio, e porto avanti i diritti di tutti, non solo i nostri diritti LGB».