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02/04/2015
AVIGLIANO, GLI ALLEGRI COMUNISTI
Tu scendi dalle nuvole
 
Ho letto attentamente il comunicato stampa del consigliere comunale di Avigliano, il “fruscese” Giovanbattista Colangelo dei Comunisti Italiani, che accusa maldestramente di: “assoluta incapacità politica della giunta guidata dal sindaco Vito Summa ad intercettare le risorse comunitarie”, rincarando la dose “è un fatto gravissimo perché i progetti sono stati approntati dalla giunta comunale con carenze tali e con assoluta superficialità, tanto da essere dichiarati inammissibili dalla Regione” (si ricorda allo sprovveduto consigliere che la giunta “approva” e non “appronta” i progetti che è di competenza dei funzionari comunali) in merito a presunte perdite di contributi regionali - europei da parte del comune di Avigliano, riferiti a:

  1. “100 mila euro efferenti il bando per la misura 313 del PSR sull’incentivazione delle attività turistiche”. Su questa misura -ammesso che ci sia colpa- il responsabile è da ricercare nel comune capofila che era Filiano, a cui competeva tutta la predisposizione dei progetti correlati.

  2. “250 mila euro sul bando relativo alla misura 125 per le adeguamento, la ristrutturazione e la messa in sicurezza della viabilità rurale”. Anche qui, se c’è colpa, è da ricercare nei funzionari che svolgono l’attività di gestione, per non aver svolto correttamente la vigilanza sulla predisposizioni della documentazione progettuale da presentare alla Regione.

  3. “170 mila euro sul bando relativo ai pacchetti integrati di offerta turistica asse IV del PO FESR relativo alla valorizzazione dei beni culturali e naturali”. Qui la quaglia l’ha presa l’ufficio regionale preposto, che ha dichiarato la carenza della documentazione di progetto, dimenticando che trattasi di un progetto già esecutivo che è stato finanziato ed è stata approvata anche una variante di merito. Su questo l’Amministrazione comunale ha predisposto il ricorso in autotutela per l’ammissione al contributo.


Che le pesanti accuse le faccia un incompetente ci può pure stare, ma che le faccia un avvocato, consigliere comunale, già assessore, che lavora come funzionario nella “stanza dei bottoni”, ovvero nell’ufficio di gabinetto del governatore Pittella, è a dir poco deplorevole. Lui, persona rispettata dai funzionari e dipendenti comunali, sa bene che dalla entrata in vigore della legge n. 127/97 (c.d. Bassanini bis) in poi, tutto l’attuale sistema amministrativo ruota intorno al principio cardine della separazione tra l’attività politica e di indirizzo e l’attività di gestione: i politici devono intercettare finanziamenti e dettare le linee guida mentre ai funzionari che dirigono gli uffici spetta la gestione. (un bel sinistro ai suoi amici).
Chiudo con un breve excursus elettorale del consigliere Colangelo che non guasta mai. Viene eletto sotto il simbolo del “Centrosinistra per Avigliano, che vinse le elezioni nel 2010, eleggendo sindaco della città Vito Summa. Con Decreto n. 1 del 17 aprile 2010, il sindaco nominava Giovanbattista Colangelo quale assessore al commercio e attività produttive. Successivamente, con Decreto sindacale n. 13 del 20.07.2011, il sindaco preso atto che, nel corso della seduta del Consiglio comunale del l5 luglio 2011, l'assessore Colangelo esprimeva il voto contrario sulla proposta di approvazione del bilancio di previsione 2011, a cui l’assessore aveva contribuito a redigerlo, gli revocava giustamente il mandato e lo destituiva dalla carica di assessore.
il motivo perché votò contro, senza prima dimettersi da assessore come insegna l’etica, fu per un problema di “ceduo” (dal latino caedo = taglio) appunto governo del bosco, che si rinnova attraverso il taglio di alcune piante che emettono ricacci se tagliati. Questo al fine di tutelare alcune logiche degli imprenditori agricoli di Frusci, senza preoccuparsi della tutela di questo bene collettivo richiamato dall’art. 1 del Regio Decreto n° 3267/29, che esprime compiutamente il concetto di "interesse pubblico del bosco" anche attraverso il suo taglio per il rinnovamento boschivo.
Nei 15 mesi da assessore alle attività produttive e commercio, non mi risulta che il consigliere Colangelo abbia brillato per le sue competenze e abbia dato una svolta a un settore cardine per creare occupazione. Una cosa doveva fare da subito. che si poteva fare in meno di un mese e non ha fatto in 15 mesi: redigere il “Regolamento comunale per la disciplina del commercio su area pubblica”, appunto parte integrante e strategica del “Piano di Governo del Territorio”.
Da parte mia, ricorderò l’assessore Colangelo per questa frase pronunciata in Consiglio comunale: “Realizzare ed implementare sono due termini che hanno una forte incisività”. Appunto! Ma lo ricorderò anche come l’inventore del “Paniere dell’aviglianese” quale primo atto deliberativo assunto dalla Giunta di cui faceva parte, in attuazione ed in coerenza con le previsioni del PSR Basilicata 2007-2013. Quel paniere, invece di essere riempito dalla carchiola, lu m’stazzuol, la strazzata, i salumi tradizionali, le colture in asciutto, i formaggi, è stato riempito solo da chiacchiere sentite nei suoi lunghi sproloqui, durante i Consigli comunali. E in fine lo ricorderò per la pretesa di 70 mila euro per la costruzione del parco giochi di Frusci, predisposto chi sa da chi?
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: POLITICA
 

I COMMENTI DEI VISITATORI
ENZO CLPAS da AVIGLIANO | 04/04/2015 - 16:26
 
basta leggere la tua brochure datata aprile 2010 (la conservo gelosamente), allegata alla tua candidatura a consigliere comunale nella lista capeggiata dal sindaco Vito Summa, per capire quanto eri qualificato come esperto di autonomie locali a ricoprire la carica di assessore. Peccato che queste grandi doti sono perse nel bosco. Buona pasquetta dal pennivendolo