AVIGLIANO. LO SPECCHIO ROTTO DEL PD
Avigliano: si avvicina la fatidica data dell’elezione del diciassettesimo sindaco dal dopo guerra ad oggi. Il primo sindaco fu il magistrato Boemondo Colangelo che governò dall’11 aprile 1946 al 28 ottobre 1947. Tra i 16 precedenti sindaci è compreso anche il Commissario prefettizio Francesco Porretti che ha governato dal 20 marzo al 18 giugno del 1978 per le dimissioni del comunista Vito Carmelo Rosa famose a seguito di lotte intestine urbanistiche all’interno della sua giunta osteggiato da due assessori dell’allora stesso partito il PCI. Gli stessi personaggi li abbiamo ritrovati come assessori nella giunta del 1995 guidata da Mimì Pace (uno il più votato e l’altro chiamato senza essere votato per dirigere l’assessorato alla finanze lasciate a secco da Cicero Pro Domo Sua). Archiviato lo specchio rotto del Partito democratico aviglianese che grazie al suo segretario (pilotato verso il suicidio politico) sta battendo ogni record nel campo delle figuracce, il dado è tratto. L’antico proverbio: “Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere” frutto della saggezza popolare che nasce dall'esperienza, si attaglia perfettamente al comportamento dei Leghisti delle frazioni che, dopo l’ennesima figuraccia a mezzo stampa “basilicatanient.it” compresa, continuano a praticare ciecamente una specie di autoinganno, ad eccezione di qualche voce isolata intorno al loro gruppo, che dice a sé stessa ed agli altri la verità che è sotto gli occhi di tutti. La differenza con queste persone, non è solo un problema di contrapposizioni territoriale e politica, ma anche di stili, di culture e tradizione del territorio che non siamo riusciti a unificare fino in fondo per la loro “stortura mentale”. Vito Summa è il candidato sindaco per il centrosinistra ovviamente quello vero, quello con il PSI e la SEL, quello con i volontari liberi e le associazioni culturali. La “Festa della Matematica” si svolgerà il 31 maggio a partire dalle ore 22,00. Una grande novità già c’è: i consiglieri comunali eletti non saranno più 20 oltre il sindaco ma saranno 16 più il sindaco. Di questi, 11 consiglieri e il sindaco saranno attribuiti alla lista maggioritaria che si classificherà al primo posto, mente i restanti 5 consiglieri saranno spartiti proporzionalmente in base ai voti ottenuti dalle altre liste che hanno raggiunto il quorum. Un’altra grande novità sancita dal decreto Delrio è l’obbligo per ogni lista di prevedere la quota di genere pari ad un 1/3, il che significa minimo 5 donne in lista e il doppio voto di genere. La comunità aviglianese riuscirà finalmente ad essere rappresentata da un numero più consistente di donne? Speriamo di si. Comunque certamente la prossima giunta comunale sarà formata obbligatoriamente dal 50% di donne.