SE L’ATTACCO DEGENERA IN MALAUGURIO
NON solo attacchi politici, ma soprattutto personali. Degenerati, in qualche caso, anche in messaggi malauguranti di cattivissimo gusto. Tanto da spingere il presidente Pittella a prendere la penna (virtuale) per dare voce al suo personale sfogo contro quella che definisce “politica che punta sulla menzogna”. Poi, nel pomeriggio, in Consiglio rincara la dose. E tra i due sono scintille. Non è la prima volta che il governatore stigmatizza i commenti lasciati sui social network, che più spesso rasentano l’offesa. Ma questa volta il presidente della Regione se la prende direttamente con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa. In un post su facebook, in mattinata, lo accusa di usare le notizie in maniera distorta pur di attaccare il governo regionale. Il che, se fatto solo tra i banchi del consiglio, sarebbe da considerare pura attività di istituzione. Ma che - aggiunge il presidente - «dirottato sui social ingenera piccoli semi di odio e di sfiducia ». Dalla card idrocarburi, alla legge sull’immi - grazione, alla sanità lucana: per Pittella “la disinformazione o l’in - formazione parziale” di questi ultimi giorni da parte dell’esponente di opposizione «alimentano la disfatta del pensiero critico, dell'approfondimento, del confronto severo ma leale». Anche le recenti polemiche sul costo del tour che Pitella sta portando avanti sui territori, finiscono nel mirino: l’operazione è stata bollata come “furto diretto nelle tasche dei lucani”. Solo che l’attacco politico fatto dal consigliere è sfociato in un commento terribile da parte di un utente. Un vero e proprio messaggio d’odio scritto sulla bacheca di Rosa. Con l’augurio di un cancro al presidente. Qualche giorno prima, il consigliere di Fratelli d’Italia, sempre dai social network, lo aveva attaccato per il trattamento di favore che avrebbe ricevuto all’ospedale San Carlo di Potenza. Per l’intervento alla colecisti con chirurgia robotica il governatore - secondo quanto riferisce Rosa - sarebbe stato operato di sabato mattina, quando, notoriamente, le sale operatorie sono chiuse, se non per gli interventi di urgenza. Certo, nulla a che fare con un inaccettabile augurio di morte. Ma nella replica che arriva solo qualche giorno dopo, Pittella se la prende con Rosa, perché - «nonostante le rimostranze del pubblico stesso della pagina, non viene neanche rimosso dal consigliere, a dimostrazione di quanto poco sia compresa la forza e la dimensione che può assumere il disprezzo e il risentimento su Facebook». Poi, in aula, aggiunge: «Mi duole e mi dispiace che ci sia chi consenta questo. Perché tutto questo appartiene non al genere umano ma a chi coltiva la cultura dell’odio e della cattiveria, che non ha mai animato il mio agire, prima di essere presidente ed oggi che sono presidente. La politica si esercita nel dibattito, anche in uno scontro vivace, anche nell’opposizione dura, ma sicuramente punta ad aggiungere un pezzo alla discussione. Quando invece c’è soltanto il piacere di demolire con il livore proprio di un animale cattivo, penso che chi esercita questo sforzo disumano, anche sui social, meriti la mia sottolineatura, il mio sdegno, non la mia stima». Il consigliere, dal canto suo, chiarisce: “Quel commento non lo avevo neanche letto. Colui che lo ha lasciato non è un iscritto di Fratelli d’Italia. Pittella commette un errore in mala fede se ritiene che in qualche modo si stato ispirato da me. Probabilmente si tratta solo di un presto, perché il governatore non gradisce la nostra capacità di approfondimento e opposizione sui temi. Non abbiamo nulla a che fare con quel post». Resta il tema dell’inaccettabile violenza verbale che sempre più spesso dilaga sulle bacheche dei personaggi pubblici, già oggetto, tempo fa, di una reprimenda del presidente.