L’ARTE COME MAESTRA DI VITA
POTENZA - Salvare la giornata dell’arte a ogni costo: è stato l’obiettivo degli studenti di alcuni istituti di istruzione secondaria superiore di Potenza. Il consueto appuntamento che cade nel mese di maggio è da sempre un momento atteso per i ragazzi che lasciano per un giorno i banchi di scuola per aggregarsi, per ascoltare musica, per dare sfogo alla propria creatività. Quest’anno la giornata ha rischiato di saltare a causa della mancata autorizzazione da parte dell’Ufficio scolastico regionale. Un ostacolo burocratico, tuttavia, non ha fermato la macchina organizzativa. «Abbiamo creato l’evento “Save TheArt2015” sui network - spiega Raresh Tapu rappresentante d’istitu - to del Nitti - e ci siamo autorganizzati chiedendo un contributo di un euro a studente» Vari gli stand allestiti nel Parco Baden Powell, da quello in cui si ascolta musica hip hop a quello in cui si balla musica dance. Non manca neppure l’angolo di musica salentina con tanto di chitarra e accompagnamento vocale. Un palcoscenico in allestimento per la serata lascia pensare all’esibizione di gruppi locali. Alla domanda «C’è un programma? ». La sposta è «Sì ma non è definitivo, è suscettibile di variazioni!». Nulla di fisso, ma lasciato al caso e all’improvvisazione così per divertirsi, per conoscere gli studenti di altre scuole, per osservare semplicemente l’altro e il suo modo di esprimersi. Musica no stop ma non solo! Tatuaggi all’hennè e quaderni da disegno cuciti internamente e disegnati in copertina con la penna, sono in un angolo interamente dedicato all’arte nella sue molteplici sfaccettature. Anche farsi le treccine, destreggiarsi con le bolas o con i palloncini pieni di riso è un modo di manifestare e condividere una passione, come fare i murales per lasciare un segno negli spazi urbani, per dire «noi ci siamo». Un giorno, dunque, interamente dedicato a se stessi. Quale linguaggio è migliore dell’estemporaneità dell’arte?