«IL MONDO DI FEDERICO II» FRA I MUSEI NARRANTI ECCELLENTI
Una inchiesta di un grande giornale a diffusione nazionale ha scelto, in tutto il mondo, i più suggestivi musei narranti che vale la pena visitare. Una classifica composta da diciotto presenze. Su diciotto, il primo museo narrante italiano, in quarta posizione, è u n’opera che riguarda direttamente la Basilicata: si tratta de «Il Mondo di Federico II», la video installazione realizzata dalla società Unicity nel castello federiciano di Lagopesole. Una realizzazione che porta la firma del regista Aldo Di Russo e che si avvale dei dialoghi scritti da Raffaele Nigro. Un video show che meriterebbe, anche in Basilicata, almeno la medesima attenzione e riconoscimenti analoghi a quelli che gli vengono tributati da platee internazionali di esperti e di appassionati. Fra i diciotto siti segnalati in tutto il mondo, ce ne sono otto italiani. Al primo posto, nella classifica generale, figura il progetto «In orbit» di Tomàs Saraceno, realizzato a Düsseldorf in Germania: i visitatori possono muoversi nel vuoto di una gigantesca installazione, nel museo, privi di peso. Seconda è l’Academy of Scienze di San Francisco (Usa) con un progetto firmato da Renzo Piano (esperienze multisensoriali con immersioni in acquari ed escursioni notturne nei parchi). Sempre statunitense è anche il terzo progetto di museo narrante: Cooper Hewitt. Quindi, primo italiano, c’è «Il Mondo di Federico II» nel castello di Lagopesole. La creazione lucana è seguita da u n’altra proposta italiana: «Il Foro di Cesare» in una Roma antica ricostruita con la multimedialità, lavoro a firma di Piero Angela e del fisico Paco Lanciano. Seguono musei narranti di Austria («Friesach»), Francia («Grotta di Chauyet-Pont d’Arc » ), Russia («Gorky Park» a Mosca), Milano («Museo interattivo del cinema »), Francia («Museo delle confluenze»), Inghilterra («National Videogame Gallery»), Trento («Science center delle Alpi», anch ’esso ideato da Renzo Piano), Savona («Museo della ceramica»), Torino («Museo Egizio»), Danimarca («Moesgaard Museum» ad Aarhus), New York («Whitney Museum», sempre a firma di Renzo Piano), Torino-Aosta («Forte di Bard»), Torino («Reggia Venaria »).