GIOVANI, SOGNATORI, EUROPEI
AVIGLIANO - Ecco i giovani federalisti europei. Magliette e palloncini blu come la bandiera dell’Europa, per parlare di sogni, futuro, solidarietà e integrazione non solo in Italia, ma in tutta l’UE. Anche quest’anno, in occasione della Festa dell’Europa (fino al 13 maggio) a Possidente, i ragazzi di Gioventù Federalista Europea (Gfe), insieme all’associazione culturale “Il Carpine”, hanno voluto essere parte attiva di un dibattito che li coinvolge direttamente. Con “Lavoro e giovani: Le sfide della prossima Europa”, primo appuntamento della “Notte Blu” ha avuto, così, inizio la manifestazione pubblica dedicata all’Europa. La “Notte Blu” - il cui nome prende spunto da una festa che, ogni anno, si tiene in Bulgaria (Sofia) - è stata inaugurata dal Sindaco del Comune di Avigliano, alla presenza di Marcello Pittella, assessore regionale Attività Produttive; Pasquale Carrano, Presidente Confindustria Basilicata; Carmine Vaccaro, segretario regionale Uil; Carlo Quaratino, della Cisl Basilicata; Vito Lorusso per la Cgil del Vulture Melfese, Domenico Sammartino, presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, insieme alle agenzie Eures, “Quality Program” e ETN Group. Ma ad interagire direttamente con i maggiori rappresentati istituzioni, sindacali e industriali lucani, sono stati proprio i giovani del Gfe. In questa occasione, i ragazzi hanno voluto affrontare il delicato tema del problema occupazionale, proponendo alla tavola rotonda diversi filmati, vignette, slides e quesiti. Per quest’ultimi era previsto un tempo di risposta (circa 4 minuti) scandito da una clessidra, anch’essa dalla polvere blu. Un linguaggio innovativo, dunque, per discutere di argomenti sempre più scottanti per il Mezzogiorno e farsi portavoce dei molti coetanei, che studiano o lavorano fuori e, in futuro, sperano di poter rientrare in regione. Ma cosa offre la Basilicata a chi ha studiato? «Non c’è spazio per i tanti laureati che “sfornano” le nostre Università ed è necessario trasformare questa criticità in virtù» - ha spiegato Pittella. «La fuga di cervelli lucani, non è un dato che deve spaventare, poiché, oggi, il lavoro non è una garanzia, ma una vera e propria conquista. Mettendo insieme ambizione, innovazione e ricerca, bisogna trovare gli attrattori di talento, anche per la nostra regione» - ha dichiarato il Presidente di Confindustria Basilicata. Ma il disagio che i tanti giovani lucani si trovano ad affrontare è dovuto anche alla mobilità sociale che, alla lunga, diventa una negatività per l’intera comunità. La maggior parte dei giovani tra i 20 e 40 anni è, infatti, intrappolata in una dimensione di precariato; l’incertezza nel futuro e l’impossibilità di far progetti, non è più sostenibile non solo per i giovani, ma anche per le famiglie che non rientrano più nelle spese. I membri dell’associazione, con consapevolezza e spirito critico, chiedono anche al sindacato cosa, invece, dovrebbe fare il governo locale, al fine di sbloccare la situazione attuale. «Utilizzare le royalties del petrolio per migliorare le infrastrutture lucane, ritrovando una buona politica in grado di autotassarsi per aiutare chi non arriva a fine mese» - è la ricetta occupazionale che arriva da Uil, Cisl e Cgil regionali a tempo di clessidra. Eures, ETN group, Agenzia “Quality Program” e Apof-il apportano, invece, una nota di positività al dibattito. Confermando che, attualmente, ci sono molte eccellenze lucane che trovano la propria dimensione lavorativa in altri paesi europei, queste agenzie informano i ragazzi circa le tante offerte di lavoro e i diversi concorsi nel contesto europeo. Al fine di favorire un futuro sempre più multiculturale ai cittadini d’Europa, sono state studiate nuove opportunità lavorative per giovani, investendo ben 7,7 miliardi di euro all’anno in progetti e in formazione. Si tratta, però, di una sfida che bisogna saper cogliere allineandosi agli standard dell’Ue e continuando ad arricchire il proprio bagaglio culturale. Dunque, è importante continuare a sognare anche guardando all’Europa. E sono proprio i sogni che, oggigiorno, non mancano mai ai tanti ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, così come hanno dimostrato i membri della Gfe, durante la manifestazione.