CHIACCHIERE E TABACCHERE ’E LIGNAMME ‘O BANCO ‘E NAPULE NUN ‘E ‘IMPEGNA
Avigliano, dal castello di Lagopesole alla Torre Taccone del Mago MerlinMìmì via facebbok: “Lo spreco c'è e si vede.....anzi si conta! Con NOI, per CAMBIARE!”, “Con NOI, puoi partecipare attivamente alla vita politica del tuo paese!”
(ma non della tua città). “Con NOI, il bilancio sarà partecipato!”, “Con NOI, si ricuce il territorio aviglianese!”, “Con NOI, si definisce un nuovo Piano di Trasporto Pubblico Locale e di Mobilità urbana.”, ”Con NOI, puoi progettare e costruire una città nuova!”, “Più servizi, più promozione e minore tassazione affinché le aziende del nostro territorio possano reggere il peso della crisi e svilupparsi con nuova occupazione!” (
e il comune può chiudere i battenti). Tanti slogan che fanno “sorridere” soprattutto il banco dei pegni di Avigliano, ottimo punto di partenza per cominciare a respingere i vapori oppiacei con cui i “
signori delle mosche” che accusano cercano di inebetirci. Partendo dal naturale interesse e curiosità che i racconti, le fiabe, le filastrocche e le cantilene di questi tempi di campagna elettorale esercitano sui “lettori elettori” aviglianesi viene da dire che i volantini propagandistici dei “progressisti per Avigliano” superano il faceto. Non so se leggere e prendere per serio o leggere en passant l’ultima “fatica” di
ErcolinMimì che si è concretizza nello scrivere il volantino dettato dal consigliere comunale di minoranza, una volta di maggioranza, che è stato anche assessore (
al nulla persosi nel sottobosco) Giannino Colangelo del PDCI candidato nelle file di casa “Mimi”, che accusa la giunta Summa del
centro sinistra per Avigliano, ovviamente compreso l’assessore Anna D’Andrea di aver perso finanziamenti regionali per progetti “
sbagliati”. Il livello della campagna elettorale è alla fine e si inizia (colpa del freddo che ha sostituito i colpi di sole) a “
sragionare” e quindi a crescere in “
viltà”. Ormai siamo tornati alla quinta elementare: “
Signor maestro, “Vito perde i finanziamenti” No signor maestre è ”Anna che consiglia progetti malfatti!” “Ma No, signor maestro, è Mimì che non conosce le regole! Non gli creda, è sempre il solito cattocomunista!” - “Bambini, quante volte ve lo devo dire che non voglio sentire parolacce!”. Con questa risposta velata di Giannino Colangelo non posso che confermare una mia personale convinzione: il consigliere del PDCI non c’è l’ha con il sindaco Vito Summa e con la sua giunta rea di aver approvato le delibere di giunta comunale citate (n. 27/2014, n. 92/2014 e n. 12/2015, 27/2015), invece colpisce spudoratamente l’attenta e laboriosa funzionaria dell’ufficio tecnico comunale, l’ing. Maria Mecca, che tira la carretta. Professionista preparata che nei tre casi di specie è la responsabile del servizio che ha coordinato le progettazioni candidate a finanziamenti regionali e comunitari, e ha reso in calce ai deliberati di giunta, il parere di regolarità tecnica ai sensi del comma 1dell’art. 49 del D.lgs n. 267/2000 e s.m.i.. Per qualche finanziamento “perduto” ve ne sono tantissimi finanziati in questi 5 anni trascorsi grazie alla sinergia tra amministrazione politica e amministrazione esecutiva (lavori finanziati e in fase di esecuzione per un importo complessivo di € 25.230.000,00 che leggete in calce). Mentre il quinquennio 1995 – 2000, dell’era Mimì Pace, me lo ricordo con la sua prima delibera di giunta n. 838 del 07/12/95: “Fissazione dell’indennità di carica da corrispondere mensilmente al Sindaco.”, una serie di contenziosi, in testa quello con l’acquedotto Pugliese di cui alla deliberazione n. 3 del 27.02.99, oltre a diverse autorizzazioni, per lo smaltimento dei R.S.U. nella discarica del Monte Carmine, ad altri Comuni della Basilicata. Care mosche progressiste il vostro volantino non è altro che una infilata di scorrettezze vaghe e vacue, decorate con la ciliegina del massimo numero di accuse possibili e immaginabili che hanno determinato la mancata ammissibilità dei progetti ai finanziamenti per errori progettuali. Mi sa tanto che il racconto suggerito dal consigliere sprovveduto, ha la stessa credibilità di una cantilena come gli slogan proposti. Il consigliere Colangelo mandante del volantino, credeva di colpire la parte politica “ostile” e invece ha, come si dice in gergo, buttato “il bambino con l’acqua sporca” colpendo un funzionario diligente e onesto, un funzionario come lui che lavora alla regione nella stanza dei bottoni senza però dare contributi per il bene di Avigliano (se ne è “fottuto”). Per chi fosse arrivato a leggere sin qui voglio spiegare il senso della risposta che è l’opposto delle accuse di Colangelo. È cioè un pensiero concreto, che parte da dati di fatto e su questi riflettere; è un pensiero che sa ingaggiare un corpo a corpo con la verità effettuale e ne sa trarre conclusioni conseguenti alle accuse fatte a funzionari con posizioni apicali che svolgono il proprio lavoro diligentemente quasi sempre in stato di affanno e per giunta sotto la spada delle scadenze amministrative con il poco personale a disposizione.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum contro il male della propria comunità distorcendo la realtà pur di colpire l’avversario politico. E voi volete governare Avigliano. Ma fatemi il piacere.