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29/05/2015
INTERVISTA A M5S
Risponde la candidata Filomena Rosa
 
Filomena Rosa, 37 anni, ortottista e assistente oftalmologica.
“Lavoro come impegnata presso un'azienda locale, sono sposata e madre di una splendida bambina. Nel corso della mia vita ho cercato di coltivare le mie passioni, di fatto oltre a praticare a livello "amatoriale'" il tennis nei vari tornei regionali, mi sono appassionata a tal punto da diventare un giudice arbitro. Amo cucinare, e concludo le mie giornate con la lettura di un buon libro. Ho deciso di intraprendere questa nuova avventura perché ritengo indispensabile impegnarsi per dare un futuro migliore ai propri figli o quantomeno cercare di renderlo meno peggiore di come sia oggi.

Il 31 maggio sta arrivando, la vostra lista è composta completamente da candidati che non hanno mai avuto tessere di partito o che siano stati candidati in passato. Come ha vissuto questa prima esperienza?

Il m5s è così vicino alle mie idee di onestà, legalità e coerenza che ci siamo inevitabilmente incontrati strada facendo molti anni fa; guardavo con ammirazione quei ragazzi che portavano avanti l’esperienza speciale delle prime azioni di “ fiato sul collo”, dove con una semplice webcam venivano abbattute quelle barriere che separavano la comunità dal proprio Consiglio Comunale . Guardavo il “ Delirio Tour” e si apriva innanzi a me un mondo fatto di idee, di progetti, di informazioni, come dire “diverse”, e di conseguenza ho deciso di non voler più delegare soltanto, ma di agire. Candidarsi quindi è stato il naturale proseguimento di tutto ciò e sarà l’inizio di un nuovo percorso, sicuramente più difficile e più impegnativo. Ho prefissato con il gruppo dei candidati degli obiettivi da raggiungere in tempi ragionevoli, destinando le risorse in primis a chi ne ha più bisogno, focalizzando l’attenzione sulle criticità presenti nel territorio per sperare in un futuro migliore sia per la città che per i cittadini stessi.

I giovani rispondono alla politica? Li hai trovati interessati o distanti? Se distanti è possibile sensibilizzarli verso la “Cosa Pubblica”?

Giovani e adulti si somigliano molto, almeno in Italia, in rapporto alla politica e alle istituzioni. Lo stesso distacco. Molti ragazzi si chiedono perché votare e cosa valga un voto. Sempre più frequente disertano la cabina elettorale e il cosiddetto impegno politico. Il distacco non si traduce comunque in antipolitica. Al contrario, a "differenza" degli adulti non appaiono rassegnati né frustrati. Sentimenti che serpeggiano ovunque, nei bar, nelle discussioni tra adulti, tra gli anziani che non possono vivere con la loro misera pensione, tra le signore che fanno la spesa e tra i colleghi di lavoro. Non c'è niente di peggio però quando questi sentimenti si impadroniscono delle nuove generazioni che rappresentano la speranza ed il futuro. Meno male che sempre più spesso al malessere politico rispondono con un alto grado di partecipazione. Sono, infatti, i più presenti nelle manifestazioni pubbliche di protesta. Lo specifico generazionale, però, emerge con grande evidenza nella mobilitazione sulla Rete, attraverso i Social Network. Sensibilizzare i giovani significa innanzitutto ascoltarli e comprenderli, affinché le loro parole siano stimolo per tutti.

Nel caso i 5 Stelle vinceranno le elezioni quali saranno i temi che lei porterà all’attenzione del sindaco e della giunta?

Onestà, legalità e competenza per ogni azione amministrativa. In particolare il primo tema che il Movimento può realmente attuare è il Bilancio Partecipativo, uno strumento nato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione della popolazione, coinvolgendo la Cittadinanza a decidere sugli obiettivi e sulla distribuzione delle spese e/o degli investimenti pubblici. Un ponte tra la democrazia diretta e quella rappresentativa. Si tratta di un obiettivo molto importante, che si prefigge di coinvolgere tutta la città in un processo decisionale collettivo di gestione di una parte del bilancio comunale. E dopo il primo sarà una valanga di novità.

Poniamo il caso che invece entra in consiglio comunale quale rappresentante della minoranza, come svolgerà il ruolo dell’opposizione: sarà propositiva? Saranno possibili voti favorevoli su argomenti, dove vi è comunanza d’interessi con la maggioranza?

Noi studieremo i provvedimenti presentati al Consiglio Comunale ed esprimeremo un voto che sarà in linea con le richieste dei cittadini. Allo stesso modo presenteremo noi stessi provvedimenti e chiederemo il voto del Consiglio. Abbiamo gli strumenti per farlo e in particolar modo ci attiveremo da subito perché sia inserito nello Statuto Comunale il referendum cittadino.

 
Leonardo Pisani
fonte OSSERVATORELUCANO.IT
categoria: POLITICA