ARRIVANO I “DIALOGHI DELLA LUCANIA”
POTENZA - Un organismo di elaborazione e proposte in senso innovativo: è la definizione del comitato scientifico del “Circolo Spaventa Filippi”. Il gruppo di studiosi e intellettuali accomunati dall’interesse per la valorizzazione del territorio dal punto di vista letterario, storico e artistico si è riunito per la prima volta nella Sala riunioni del Consiglio regionale di Basilicata. Tante e ben articolate sono state le proposte lanciate dal Mario Aldo Toscano, eminente sociologo dell’Università di Pisa che vanta origini lucane. Toscano, nominato presidente del Comitato, sarà affiancato da Aldo Corcella, ordinario di Filologia classica presso l’Università degli Studi di Basilicata, Marco Paolino, docente di Storia contemporanea presso l’Università della Tuscia, Santino Bonsera, presidente del “Circolo Spaventa Filippi” e del Premio Basilicata, Antonio De Siena, già Soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata e Lucia Moliterni, responsabile della comunicazione presso la Soprintendenza di Basilicata. Il fine è ridare linfa vitale al Circolo Spaventa Filippi e alle sue attività culturali. L’associazione che da quarantatre anni organizza il Premio Basilicata, fiore all’occhiello della Basilicata, punta alla creazione di nuove sinergie con altri centri propulsori di cultura e con le amministrazioni locali. La cultura è di tutti e può arrivare ovunque. L’essenziale è concentrare le energie e le idee su disegni comuni. «Dobbiamo sollecitare uno spirito nuovo affinché la provincia diventi centro - esordisce Toscano - per farlo è indispensabile che l’organismo diventi un punto di riferimento sia per le altre associazioni sia per le istituzioni. Desideriamo elaborare progetti con specifiche finalità accogliendo la sfida dell’innovazione. Il Comitato potrebbe funzionare come un piccolo pensatoio». Svariati e degni di apprendimento sono stati gli spunti di riflessione emersi nel corso della serata. “Dialoghi della Lucania” è il titolo di una proposta che trae spunto da un riuscito esperimento condotto in Toscana con i “Dialoghi di Santa Croce sull’Arno”. Il progetto prevede l’organiz - zazione di corsi di aggiornamento concentrati nell’arco di una settimana, e tenuti da illustri personalità del panorama nazionale e internazionale su tematiche prestabilite. Una rassegna documentaria del Premio Basilicata dal ‘72 ad oggi sarebbe utile, invece, a delineare la trasformazione della società e della cultura lucana nel contesto nazionale. È stata accolta con grande interesse l’idea di organizzare una biennale della cultura di provincia. «Esiste una cultura ufficiale - spiega Toscano - ma c’è anche un’intelligenza diffusa intimamente legata al territorio. Quest’ultima troppo spesso è dimenticata, quasi negata. Dobbiamo riscoprirla, invece, mettendo in risalto un certo numero di prodotti culturali di carattere storico, artistico, letterario e figurativo ». Ultimo suggerimento è stato quello di ricostituire scuole serali nei piccoli centri durante il periodo invernale. «Vogliamo tirare fuori dalle case quelle persone che in inverno vivono in realtà desolanti - conclude Toscano - non si impara tutto da internet o dalla televisione. Noi tendiamo a una cultura non astratta ma simpatetica». I lavori del comitato possono iniziare sotto i migliori auspici. C’è un gran fermento intorno alla cultura intesa come valore e non come vantaggio.