”SOLDI PUBBLICI IN CAMBIO DI POLTRONE: NOI NON CI STIAMO”. FDI MOLLA DE LUCA
POTENZA - I toni sono durissimi. E dimostrano come il «matrimonio» tra Fratelli d’Italia e il sindaco De Luca volga ormai al termine. Tutt’altro che una luna di miele, anzi. Ma l’evolversi del quadro politico non ammette possibilità di ricongiungimento. «Perché, invece della giunta di programma non si è mai preso in considerazione il Consiglio comunale di programma? Forse perché si preferisce la strada più semplice di cedere al ricatto del Pd ‘soldi pubblici in cambio di poltrone’? O forse per il semplice fatto che il ‘fascino’ della poltrona corrompe chiunque?». Gli interrogativi sono di Giani Rosa. «A queste domande - spiega - non abbiamo mai ottenuto risposta, né dai tuttologi e politologi potentini né dal Sindaco. Quindi ci siamo fatti una nostra idea: il centrosinistra vuole prendersi quello che i cittadini democraticamente gli hanno negato per continuare a spremere quel che resta del capoluogo. E vuole i posti in giunta per poterlo fare meglio. Noi non possiamo avallare una tale operazione e cedere ai ricatti. L’alternativa noi l’abbiamo proposta sin da subito. Attendiamo risposte».
MAI A BRACCETTO COL PD. «Vorremmo cogliere l’occasione per rispondere alla domanda che De Luca lancia dalle pagine della stampa locale: “A chi pone condizioni del tipo ‘mai con quello’, qual è l’alternativa?”. Ebbene, la nostra alternativa non è certo quella di andare a braccetto con il sistema che ha ucciso Potenza e che, insieme al sindaco, abbiamo dipinto come il male peggiore durante tutta la campagna elettorale».
L’ALTERNATIVA. Il Sindaco, coerentemente con la volontà di cambiamento espressa dai potentini, si confronti sui singoli atti con il Consiglio comunale , senza snaturare la giunta. Sfidi il Pd consiliare a migliorare e/o bocciare le proposte per Potenza legate ad un programma di buon senso. Allora e solo allora si potrà parlare di chi vuole il bene della Città e di chi non lo vuole.
NO ALLA GIUNTA DI PROGRAMMA. «Ricordiamo che il Consiglio, la cui maggioranza è centrosinistra, ha votato il dissesto, perché era un atto inevitabile; ha votato il nuovo Piano trasporti perché più razionale ed in linea con la reale situazione del Comune. E, siamo convinti, che continuerebbe a votare, forse non per il bene della Città, ma sicuramente per non andare a nuove elezioni, tutti i provvedimenti che si renderebbero necessari. Dunque, perché De Luca non continua ad andare avanti come ha fatto in questi mesi? Proponendo provvedimenti di salute pubblica che non potrebbero che essere votati da tutti i ‘bravi ragazzi’ presenti in Consiglio, per il bene di Potenza?».
LE ACCUSE INFONDATE. «In queste ore abbiamo letto comunicati di solidarietà al sindaco da parte di rappresentanti istituzionali e non ed alcuni “tentano strumentalmente” di mettere in correlazione le scritte comparse sui muri potentini con la nostra linea politica di totale distanza dalla deriva sinistroide che si profila con il rimpasto di Giunta annunciato.
LA RISPOSTA A PICERNO (CD). Non possiamo che valutare come accuse precise ed infondate nei nostri confronti quelle mosse dall’assessore ‘in pectore’ Picerno che mette in correlazione il nostro pubblico sondaggio, rivolto ai cittadini di Potenza sulla possibilità di una Giunta con il Pd, al ‘linciaggio morale’ avvenuto in questi giorni contro il sindaco. Non abbiamo necessità di nasconderci dietro ’messaggi’ anonimi; la nostra posizione è stata chiara sin dalle elezioni; sulle ultime “capriole” abbiamo manifestato il nostro dissenso apertamente e nelle sedi opportune e che proprio per questa nostra chiarezza veniamo tacciati da chi ha perso la verginità da tempo e che, oggi, proclama di ‘volere il bene della città’, di “sfascismo”.