AVIGLIANO NON DIMENTICA DON MIMÌ MECCA
AVIGLIANO - Sono trascorsi trenta anni dalla sua scomparsa, tanti eppure si continua a parlare di lui, uno dei parroci più amati dalla comunità aviglianese: Don Mimì Mecca, prete dell'Azione cattolica" dal 1950 e parroco di Avigliano dal 1967 fino al 1982. Nato il 26 febbraio 1926 da Vincenzo Mecca e Maria Luigia Coviello, fu battezzato dall'arciprete Nicola Loffredo con il nome di Domenico Luciano dopo gli studi a Potenza e Salerno fu consacrato sacerdote ad Avigliano da mons. Augusto Bertazzoni il 2 luglio 1950 e assume il servizio pastorale di assistente G.I.AC (gioventù italiana di Azione Cattolica). Un impegno verso i giovani e con i giovani che Don Mimì terrà sino alla sua prematura dipartita nel 1982, quando dopo un'operazione chirurgica a Roma si spegne nella notte tra il 27 ed il 28 maggio 1982. Don Mimì Mecca fu promotore di molte iniziative tra le quali la fondazione di, un periodico cittadino d'ispirazione cristiana "Fuori Moda" nel 1976, nel 77 costituì il circolo giovanile Anspi ed il 19 novembre 1978 inauguro la biblioteca da lui fondata e donata al circolo Anspi, che oggi porta il suo nome. I giovani, che di lui ricordano solo il funerale con tanta gente e la maestra della scuola materna che li invitava a lanciare un fiore sulla bara, non sanno perché sia stato tanto importante per Avigliano... e che cosa abbia fatto di tanto incisivo da far sentire comunque la sua presenza. il giornale per ragazzi YPSILON gli ha un numero speciale per rispondere, seppure non in maniera esaustiva, alle domande di tanti giovani, ma anche di tanti educatori, genitori e preti che non l'hanno conosciuto. A tante generazioni di giovani, ragazze e ragazzi egli ha proposto, dal 1950 al 1982, l'Azione cattolica come una "cittadella" che offriva loro il maggior numero possibile di opportunità formative e ricreative, perché scoprissero Cristo e i talenti di cui erano stati dotati per diventare cristiani intelligenti e cittadini solidali.