LE REGOLE PER UN PIC-NIC PERFETTO
Luglio ha spalancato le sue braccia, regalandoci belle giornate e caldo. È il momento delle gite fuori porta e dei pic-nic! Il nostro pic-nic di oggi è stata una esperienza frizzante, colorata dai giochi dei bambini e musicata dai loro gridolini di gioia. Sullo sfondo il rassicurante abbraccio di 3 amici, vecchi e nuovi. Cornice del dipinto più bello di questa rubrica lo splendido bosco di querce alle pendici del monte Carmine, nella mia Avigliano. Tavola imbandita di cibo buono ed agghindata di fiori di campo e felci. Syria tira fuori dal cesto da pic-nic la pasta fredda, uno dei primi piatti più veloci freschi dell’estate, che si presta benissimo al trasporto. Pochi sanno però che è anche un piatto che fa molto bene. Infatti ha un indice glicemico inferiore rispetto alla pasta appena cotta, cioè fa innalzare meno la glicemia: caratteristica che la rende ottimale anche per i diabetici. Il raffreddamento, infatti, permette una riorganizzazione delle molecole di amido, che ricristallizzano, formando dei granuli di amido più resistenti e indigeribili, praticamente paragonabili alle fibre alimentari della verdura, che, come sappiamo, hanno un basso impatto sulla nostra glicemia. I piccoli si avvicinano alla tavola attratti dal tripudio di colori di questo piatto: mozzarella, olio extravergine d’oliva e pomodorini sono gli in gradienti base, un mix in cui i grassi della mozzarella sono meno dannosi grazie al prezioso contributo degli antiossidanti di olio e pomodoro; arricchiscono il tutto verdure e ortaggi, che forniscono vitamine e minerali ed aumentano la sazietà. Il piccolo Yuri apre esultante il banchetto: aspettava questo momento attaccato al tavolo con gli occhioni neri spalancati. Chi lo ha detto che i bambini odiano la verdura? Mamma Marialuisa serve a tutti la loro porzione: mangiare nel bosco ha il suo fascino, per grandi e piccini! Alle loro spalle, in postazione barbecue, Vito e Canio preparano la carne, forse il cibo più classico per una gita in bosco! Piccole accortezze serviranno a mangiare un prodotto un po’ più sano: usiamo carne poco grassa e prima della cottura la sottoponiamo a marinatura con spezie, erbe, succo di limone e aglio; la cottura è attenta, nelle mani del sapiente Vito, per evitare di bruciare il cibo con una cottura ad alta temperatura e troppo lunga: tutto ha la finalità di evitare la produzione di ammine eterocicliche (dovute alle modifiche nella struttura chimica degli amminoacidi) a contatto con le alte temperature e di idrocarburi policiclici aromatici dovuti ai grassi che gocciolano e bruciano sulla griglia. Gli esperti della Dana Farber cancher Institut of Boston ne hanno evidenziato la presenza con questo tipo di cottura. Alla fontana, parlando di spremute fatte in casa, recuperiamo l’anguria, messa al fresco sotto il getto dell’acqua dal mattino: è la regina delle gite fuori porta, non può mancare in ogni picnic che si rispetti! E’ il frutto più fresco e dissetante dell’estate! Ma sarà vero che è composta solo di acqua? L’anguria è composta per il 90% di acqua. È vero, potrebbe sembrare molto, ma se considerate che una mela è costituita dall’ 84-88% di acqua vi renderete conto quanta poca differenza c’è tra questi due frutti. Inoltre, ciò che spesso si considera ancor meno è il discreto quantitativo di zuccheri che costituisce l’anguria: in effetti, il contenuto in zuccheri dell’anguria va dal 3,7% al 6,4% (nella mela 11-15%, nella pera 9,5-15,5%) , perciò, pur essendo inferiore a quello degli altri frutti, non va comunque sottovalutato e può diventare ancora più importante quando si consuma questo frutto in grandi quantità. Attenzione pertanto a quanta anguria consumate, specie se state tenendo sotto controllo il peso! Il valore calorico dell’anguria è pari alla metà di quello degli altri frutti freschi, perciò un ottimo spuntino potrebbe essere costituito da 300g di anguria (pari, a livello calorico ad una mela). E’ il momento della merenda! Stesi sul prato riscopriamo il contatto con la terra e recuperiamo i sapori di un tempo con una colorata bruschetta al pomodoro. Il piatto è anche qui coloratissimo, come la nostra bella giornata: Vito ha imbandito il vassoio di legno con felci, su cui spicca il pane cosparso dell’acceso rosso dei pomodori. L’ortaggio principe dell’estate è un toccasana per cuore ed arterie. Secondo una ricerca australiana, il consumo regolare di pomodoro sarebbe in grado di ridurre il colesterolo LDL e proteggere il cuore abbassando la pressione arteriosa. Una delle autrici di questo studio ha dichiarato che “l’effetto riscontrabile con l’assunzione dei pomodori è paragonabile agli effetti di basse dosi di farmaci comunemente prescritti per la pressione e per il colesterolo. Tutto ciò senza effetti collaterali”. Il consiglio è di assumere sia pomodoro fresco, sia succo di pomodoro, in una quantità ottimale di 50 grammi al giorno. La microscopica Sabrina solleva dal piatto la sua bruschetta, con massimo impegno e concentrazione per non far cadere i pomodorini, tra il tifo di grandi e piccoli e meravigliosamente la mangia, come aveva promesso, nonostante il suo storico rifiuto verso il pomodoro. Come incoraggiare i bambini! Pochi attimi e le energie della merenda vengono spese: tutti per i campi a correre! Durante le gite fuori porta non trascuriamo l’effetto positivo dell’attività fisica! L’università di Bristol, in uno studio, ha evidenziato che giocare all’aria aperta fa bene ed aiuta a prevenire importanti patologie oltre a rendere i bambini più attivi, il che significa essere un adulto sano domani. Al primo posto il trekking, seguono la corsa ed il salto alla corda. Ci perdiamo ad ammirare i piccoli che si rincorrono festosi attorno alle giallissime ed immense balle di fieno. Sveva, Yuri, Syria e Sabrina si lanciano fieno tra i capelli e si rotolano nei prati, mentre i loro sorrisi diventano i nostri, in un pic-nic che, nato per una rubrica, si è trasformato in una piacevole giornata tra amici.