UN ESPOSTO-DENUNCIA PER RIAPRIRE GLI UFFICI COMUNALI
AVIGLIANO - Dopo la segnalazione dell’Unione Frazioni Castellane, sulla nuova chiusura estiva della delegazione comunale di Lagopesole, (pare per l’assenza del suo unico impiegato - ndr), Vito Fernando Rosa di Unità Popolare ha deciso di presentare un esposto denuncia per “interruzione di pubblico ufficio”. Rosa ritiene che “detta circostanza, oltre ad essere molto grave e penalizzante per i cittadini delle frazioni e contrade di Avigliano (che sono alcune migliaia) fra cui gli emigranti che hanno bisogno di certificazione anche per concludere transazioni, sia una vera illegalità ed ascrivibile all’interruzione immotivata di pubblico servizio messa in atto dall’amministrazione comunale in carica, del Comune di Avigliano”. “Considerato che le lamentele pubbliche sono rimaste, anche questa volta, senza riscontro - prosegue Rosa -, valutato che era semplice sostituire l’impiegato di ferie distaccando altro dipendente del Comune, fra i tanti esistenti anche in questo periodo, ritenuto anche l’esistenza dello “obbligo del pubblico ufficiale (o dell’incaricato di pubblico servizio) di adempiere i suoi compiti tempestivamente e di non venir meno ai compiti stessi, rifiutando, omettendo o ritardando atti dovuti” (Cass.sez. VI 11 marzo 1974), ritiene che il Comune di Avigliano - si legge nell’esposto - si sia posto in una situazione di illegalità oltre che di inadempienza”. Pertanto l’esponente di Unità Popolare chiede al Prefetto di Potenza di “ordinare al sindaco di Avigliano l’immediata riapertura degli uffici comunali di Lagopesole; alla Magistratura di accertare se il sindaco di Avigliano, pro tempore, Vito Summa, quale legale rappresentante del Comune, chiudendo gli Uffici di Lagopesole, abbia commesso illeciti penali ed in tal caso di procedere nei confronti dello stesso”.