I TANTI GUSTI DEL BACCALÀ
AVIGLIANO - In equilibrio fra tradizione e tentativi di innovazione. Pronta a catalizzare l’attenzione di buongustai, appassionati di cucina e di tradizioni locali, operatori del settore. Compie 21 anni e non dà segni o di logoramento, anzi prova a rinnovare il suo look con iniziative nuove che ne arricchiscano i contenuti, la Sagra del baccalà, in programma ad Avigliano da oggi fino a domenica 23. Manifestazione diventata ormai imperdibile non solo per chi ama un prodotto che viene oggi proposto in tanti modi differenti che affiancano quello classico aviglianese (fritto con i peperoni cruschi) e che si arricchisce di anno in anno di una serie di eventi collaterali che cercano di allargare lo sguardo dall’aspetto gastronomico a quello della conoscenza e della valorizzazione di un patrimonio culturale troppo spesso misconosciuto e trascurato. “L’impostazione della Sagra è quella tradizionale”, afferma il sindaco di Avigliano Vito Summa, “ma quest’anno ci sono novità interessanti che guardano alle tendenze generali che stanno caratterizzando la fruizione gastronomica del nostro territorio. Abbiamo provato ad arricchire la sagra con momenti culturali, a cominciare da una mostra sulla storia civica di Avigliano realizzata dall’associazione “Politeia” con cui proviamo a far conoscere la storia e le bellezze architettoniche della città attraverso gli studi realizzati negli anni scorsi. E poi”, nell’ottica di quell’attenzione all’altro aspetto tipico della tradizione aviglianese, l’artigianato artistico che da sempre è l’altro filone che contraddistingue la Sagra, “puntiamo alla valorizzazione della balestra aviglianese, il simbolo che ha rappresentato la nostra comunità all’Expo, tornata ad essere un’attività fiorente”. L’apertura della Sagra sarà affidata, come lo scorso anno, a “Baccalando”, mini-corso di cucina organizzato con il supporto dell’Associazione Cuochi di Potenza, occasione per sperimentare nuovi modi di cucinare il baccalà. “Baccalando”, spiega l’assessore alla Valorizzazione del territorio Vito Lucia, che insieme agli uffici comunali preposti, guidati da Margherita Accuosto, ha curato l’allestimento della Sagra, “è il segno del tentativo di riproporre la Sagra secondo una chiave di lettura più dinamica, che partendo dal cibo prova a raccontar la nostra storia. Cerchiamo di tracciare il segno dell’innovazione attraverso situazioni proposte per la prima volta: le “Serate della tradizione” che si svolgeranno in piazza Matteotti, tentativo di proporre serate a tema dedicate agli altri due elementi tipici della nostra tradizione culinaria, la “strazzata”, che (con il pane di Matera) è stato il solo prodotto della tradizione lucana presente a Expo; e il tarallo su cui l’amministrazione è intenzionata a mettere in campo un’azione che porti al riconoscimento della sua tipicità”. Non mancheranno i momenti musicali affidati a due street-band: le “Girlesque”, unica streetband tutta al femminile d’Italia, e la “Conturband”, forse la più importante orchestra di strada del meridione. E poi ovviamente gli spazi per i bambini affidati all’Officina del Circo e Spazio Ragazzi, il tradizionale spettacolo in vernacolo proposto dall’associazione Aps Terra, la novità della “Cantiniera dei destini incrociati”, una lettura in chiave ironica dei tarocchi che cerca di ridar vita ad un’altra figura tipica della tradizione aviglianese, quella della “masciara”. Un programma, in definitiva, che si prospetta intrigante per chi deciderà di trascorrere le serate del fine settimana omaggiando quello ormai generalmente chiamato “sua maestà il baccalà”.