ECCO IL RISULTATO SCONTATO
Al gioco delle tre carte una cosa è sicura: il pollo, ovvero il giocatore ignaro, non vince mai, vince sempre il banco. Al comune di Avigliano il pollo è l’opposizione, il banco è la maggioranza, in parte cambiata con le ultime elezioni, ma il gioco è lo stesso degli anni passati e grazie a questa opposizione targata “Pace”, per altri cinque lunghi anni, il sindaco Summa “camperà” nuovamente di rendita. Uscita da prima pagina su i quotidiani locali a corto di notizie: Ricorso al prefetto voluto dal consigliere Antonio Pace (il capogruppo di fatto dell’opposizione progressista) per chiedere l’attivazione delle procedure per lo scioglimento del consiglio comunale per grave inadempienza. Tanto rumore per nulla. Finanche il veterano consigliere Vito Lorusso ha preso le distanze prima dal suo amico Rosa e dal suo partito storico Fratelli d’Italia e poi anche dalla minoranza progressista non firmando il ricorso al prefetto. Il bilancio previsionale programmatico relativo all’anno 2015 (diffida a parte fatta dal prefetto che intima di approvarlo entro 20 giorni dalla notifica), sarà approvato. a maggioranza dal consiglio comunale, per il prossimo 4 settembre in perfetto orario sulla tabella di marcia. Amministrazione e uffici comunali nonostante lo stato contingente e spesso precario, di fatto hanno lavorato massicciamente per approntare il documento contabile, senza aumentare le tasse a discapito dei già penalizzati cittadini aviglianesi. Gli atti sono già a disposizione dei consiglieri per consentire loro, in tempo utile, il dovuto approfondimento. Sono curioso di leggere gli emendamenti propositivi e migliorativi della “nuova”, o forse meglio, “vecchia” opposizione composta da un ex sindaco, un ex assessore un altro ex assessore un oppositore naturale al suo secondo mandato e una giovane alla prima esperienza. Nei fatti, la diffida del prefetto, come atto dovuto, non ha per nulla turbato i sonni del sindaco Vito Summa e della sua maggioranza semplicemente come ha precisato l’assessore al Bilancio Vito Lucia (il nemico numero due dopo il sindaco della minoranza marchiata progressisti per Avigliano): “non ci lascia impreparati perché il delicato lavoro di redazione degli atti è stato già compiuto”. Sicuramente per come la penso io e certamente lontani dall’appellarsi al “mal comune mezzo gaudio”, ma se oltre il 50% dei Comuni italiani non ha approvato il Bilancio nei termini con tanto di diffide dei prefetti di tutt’Italia, vuol dire che le regole e le norme scritte nel D.L. 78/15 (Decreto Enti Locali)dal Governo e approvate a colpi di fiducia dalle Camere non funzionano affatto e un motivo ci deve pure essere. Dal 2007 i Comuni subiscono tagli netti dal governo centrale contribuendo al risanamento dei conti pubblici e all’impoverimento delle casse comunali e nonostante ciò come già detto l’amministrazione non ha aumentato le tasse e se si è preso qualche giorno in più per ristrutturare ed approvare un bilancio di previsione pluriennale coerente lo si deve giudicare nei fatti con emendamenti “intelligenti” e non in un asettico ricorso alla esasperata applicazione temporale delle regole “storte” scritte da burocrati e sterili teorici, che nelle loro biografie annoverano esclusivamente incarichi convenzionali perpetrando nei confronti dei comuni autentici atti di svilimento istituzionale. Qualche consigliere comunale di minoranza ma anche di maggioranza che si definisce tale dovrebbero conoscere quasi a memoria il D.L. 267/2000 (TU enti locali) e per ultimo leggersi il D.L. 78/15 (Decreto Enti Locali) per capire meglio i ruoli istituzionali di loro competenza lasciando a casa i metodi vessatori. Una cosa è certo il consiglio del 4 settembre 2015 non lo ricorderemo per l’approvazione del bilancio previsionale, ma sarà ricordato e aggiungo finalmente per la definitiva soppressione della commissione edilizia che negli anni passati ha solo creato problemi all’edilizia locale.