ECCO L’ESTATE DELLA TUA CITTA’
Si è appena fatto scuro. Il tetro e poco leggibile manifesto solitario che annuncia l’estate aviglianese è stato creato per chi ama la notte, ma la notte è fatta per sogniare (speriamo in una sua rapida archiviazione in naftalina). In bella vista troviamo lo sfondo del solito castello d’altri tempi troppo usato e mal inserito, posto a dominare sul panorama della “città invisibile” di un Avigliano che non esiste e per giunta a discapito di altri luoghi della memoria meritevoli e degni di copertina come la fontana di Bancone di sotto fresca di restauro. Nulla di nuovo nell’immaginario collettivo. O forse no! L’atteggiamento fiero, spavaldo e pure autoreferenziale di un neo assessore con l’aspirazione ad essere, fra 5 anni, il prossimo sindaco. Il “Ghe pensi mi” che ha privilegiato una serie di giornate dedicate all’“Incontro con l’autore” (che sarebbe stato meglio intitolare “autore in cerca di pubblico”). Su suggerimento di chi? Almeno il cane dai tanti nomi ad iniziare da quello di Biagio, un animale acculturato se non altro per aver ascoltato sonnecchiando i tanti interventi e relazioni recitati nel chiostro del palazzo di città, a questi appuntamenti non manca mai. E, stranamente, gli organizzatori hanno dimenticato che anche ad Avigliano ci sono “autori” degni di essere presi in considerazioni e non solo gli amici degli amici. E di chi poi? Forse del consigliere regionale di turno. Sono convinto che in presenza di un poeta aviglianese, il cane Biagio sarebbe stato attento e non dormiente. Biagio “ ‘scetate’ che l’estate sta finendo e incominciano i consigli comunali dove bisogna stare svegli.”. A proposito di cultura, ma fuori cartellone, degna di nota è stata la presentazione del libro dal titolo emblematico: “Filippo Calabrese – il confinato dell’Appennino” degli autori Imbrenda e Villani, con una strepitosa “lezione magistrale” dello storico Giovanni Caserta che ha incantato il numeroso pubblico presente. Qui il cane è stato sveglio e attento. Il cartellone: Unico confortante riparo nostalgico, anche se non pubblicizzato sulla pagina Facebook del comune di Avigliano, lo troviamo nell’evento “carretti in tour 2015” che ci riporta nel passato vissuto dagli adulti di oggi. Il mio carretto d’altri tempi era a tre cuscinetti con l’anteriore snodato, e chi lo fermava! La notte buia del cartellone ideato dal guru dell’assessore Angelo Summa è quel momento in cui ti senti perduto perché non hai capito un “cazzo”. Allora potremmo definirla come “quel momento in cui sperimentiamo un’incapacità ad affrontare positivamente gli attacchi dell’illusione (Maya)“. Per “illusione” intendo la realtà delle manifestazioni poste in essere. Questo è un must di tutti i GURU dello sviluppo personale figli dell’improvvisazione da cui bisogna prendere le distanze. Dopo aver scritto queste fesserie mi sento un po’ giù di morale, me ne vado a passare qualche ora da un amico architetto, un chiacchierone cronico, aspettando il 30 agosto e la rappresentazione dei quadri plastici che, in barba ai “gufi” di periferia, si faranno. Grazie al buon senso di tutti i litiganti “accordati” dal sindaco Vito Summa e dall’assessore Antonio Bochicchio, si rappresenteranno plasticamente tre quadri del pittore maledetto: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Ovviamente ogni spettacolo, per volere del grosso e invadente assessore, sarà annunciato con uno sparo di cannone a salve. Del resto il cannone Avigliano ce l’ha. E facciamolo sparare! Ci si annoia, aspettando il cartellone dell’anno prossimo. Forse no, o forse si! La corrida di Sant’Antangelo mette tutti d’accordo come la sagra re lu “mazzuocl” paragonato a “lu Puorc’” di cui non si butta via nulla (forse una volta)! Gli aspiranti cuochi di baccalando insieme a APS Terra, sono stati anche quest’anno il fiore all’occhiello della famosa sagra del baccalà, ogni anno sempre in metamorfosi, con l’innovazione dell’esibizione delle belle, “bone” w brave trombettiste e della danzatrice del nastro. Dimenticavo: anche del merluzzo non si butta via nulla. Meno male che lo stoccafisso c’è stato anche quest’anno! Ovviamente ogni allusione al pesce bastone è puramente casuale. Un elogio va fatto a tutto l’ufficio commercio, ambiente e promozione del territorio del comune che ha saputo organizzare in poco tempo e con tante difficoltà la sagra delle sagre, e non solo. Assessore, mi raccomando al cartellone di “Natale”. Evviva!