POSSIDENTE, PASSEGGIATA DELLA SALUTE CON CIA, ASP E IL CARPINE
POSSIDENTE - La partecipazione di Cia Basilicata alla passeggiata della Salute a Possidente, frazione di Avigliano, organizzata dall’Associazione ”Cuore e Salute”, “Il Carpine”, in rete con il Comune di Avigliano, Asp, Alad – Fand, Cri nell’ambito della giornata mondiale del cuore, è in coerente sintonia con i progetti “Mangiare sano mangiare lucano” e “Fattorie sportive” promossi da tempo. Lo ha sostenuto Paolo Carbone che è intervenuto all’iniziativa in rappresentanza della Cia. A guidare la passeggiata i medici dott. Giuseppe Citro, endocrinologo e diabetologo, Archimede Leccese, cardiologo e dirigente Asp, Giuseppe Sansone, dietologo dell’unità operativa Igiene Alimenti e Nutrizione, la dott. Maria Pompilii esperta forestale e gli istruttori Donato Sabia, campione olimpionico, e Giovanni Pace. Durante il percorso, della lunghezza di circa 5 km, 2 soste (Piazzale stazione e Parco d’Isca) con ristoro ed esercizi ginnici. Abbiamo aderito – dice Paolo Carbone - con il preciso obiettivo di dare il nostro contributo per innalzare il livello di consapevolezza e di conoscenza dei consumatori in materia di alimentazione e produzioni agricole. Per noi è una grande occasione per stare a contatto con le persone, fornendo informazioni e promuovendo contestualmente il consumo di prodotti salubri e buoni. Come associazione di agricoltori – aggiunge Carbone - siamo i primi a dire che senza agricoltura non c’è futuro, allo stesso tempo affermiamo che serve urgentemente un cambio culturale poiché il futuro del settore agricolo, Paolo Carbone - con il preciso obiettivo di dare il nostro contributo per innalzare il livello di consapevolezza e di conoscenza dei consumatori in materia di alimentazione e produzioni agricole. Per noi è una grande occasione per stare a contatto con le persone, fornendo informazioni e promuovendo contestualmente il consumo di prodotti salubri e buoni. Come associazione di agricoltori – aggiunge Carbone - siamo i primi a dire che senza agricoltura non c’è futuro, allo stesso tempo affermiamo che serve urgentemente un cambio culturale poiché il futuro del settore agricolo, e dunque anche il nostro, non può che passare da un ritorno al passato ». «Quando si tratta di scegliere lo smartphone o il tablet da acquistare – continua – cerchiamo di prendere il meglio, la stessa cosa non si può sempre dire quando scegliamo cosa portare sulle nostre tavole. Si deve lavorare per trovare una soluzione, che ponga fine a questo paradosso».