AVIGLIANO SPOPOLA CON SAPORI TRADIZIONE E COLORI
AVIGLIANO - Venerdì sera, a partire dalle 19.30, ha avuto inizio la manifestazione dedicata al commercio, all’artigianato e alla degustazione dei prodotti tipici che si tiene nel comune giantuchiano. Così, anche per la diciassettesima edizione della “Sagra del Baccalà”, sono stati davvero molti i visitatori che si sono accalcati presso gli stand gastronomici, al fine di assaggiare i piatti tipici della tradizione culinaria aviglianese. Dunque, stoccafisso essiccato, cucinato in modi diversi e accompagnato da “peperoni cruschi” e ottimo vino rosso, ma non solo. Difatti, per il 2012, il comune di Avigliano, con l’assessorato al Turismo e alla promozione del territorio, ha voluto offrire a cittadini e turisti un vero e proprio percorso nel centro storico della città. Oltre ai punti di ristoro e ai diversi stands espositivi di prodotti locali, è stata inaugurata anche la mostra del “Dietro le quinte dei quadri plastici”, presso il chiostro Palazzo di Città, per far conoscere un’altra importante manifestazione dell’estate aviglianese, anche a chi non ha potuto fruirne. Ancora, lungo corso Gianturco, è stato possibile visitare le mostre di artigianato artistico locale; ceramica, pietra, ricami e lavorazioni fatte al telaio ma, anche, un’esposizione dedicata al calcio di ieri e di oggi, praticato nel comune. Sempre al fine di animare la “festa del baccalà”, dopo l’apertura degli stand gastronomici, ha preso il via anche il percorso strutturato lungo via G. Vaccaro con “Cantine aperte” in Avigliano. Quest’evento, che da qualche anno è parte integrante della sagra, offre la possibilità a cittadini e non, di intrattenersi nel centro storico dopo aver cenato presso i punti di ristoro. Pertanto, grazie all’impegno di diverse associazioni aviglianesi e della Pro Loco di Avigliano, “cantine aperte”, ha animato il quartiere denominato “dietro le rocche”, con musica, balli e spettacoli, in una cornice davvero suggestiva. Tanta tradizione accompagnata da buon vino, tenuto al fresco nelle cantine scavate nel tufo, che vengono offerti ai visitatori fino a notte inoltrata, insieme a dolci tipici e “strazzate aviglianesi”. Anche la piazza più importante del comune è stata parte attiva della manifestazione di fine agosto; nella prima serata si è tenuto lo spettacolo itinerante del gruppo folk Avigliano mentre, sabato sera, Piazza Gianturco ha ospitato i “Tarantolati di Tricarico” per lo spettacolo di musica popolare. Infine, nel quartiere “Basso la Terra”, a partire dalle 20.30 si è tenuta la quarta edizione di “dialoghi e tradizioni”, promossa dell'associazione A.P.S. Terra di Avigliano. L’associazione che si occupa della valorizzazione delle tradizioni popolari ha, così, portato in scena “La vita e la morte”, riprendendo gli scritti di Giovanni B. Bronzini sulla "Vita tradizionale in Basilicata" e di Ernesto De Martino con "Morte e pianto rituale" e rifacendosi alla tradizione aviglianese. Durante la manifestazione, i giovani attori di A.P.S. Terra, coordinati dal presidente Renato Zaccagnino, hanno rappresentato sei diverse scene di vita quotidiana, anche grazie all’importante contributo delle persone più anziani che, attraverso i loro ricordi, hanno reso possibile il recupero delle tradizioni. Dunque, davvero una sagra ricca di eventi enogastronomici e culturali che, attraverso l’impegno e la collaborazione tra mondo dell’associazionismo e volontariato, non coinvolge solamente i ristoratori, ma vede la partecipazione dell’intera comunità. Dunque, la “Sagra del Baccalà”, si avvia ad affermarsi sempre più come evento volto alla riscoperta di cultura e tradizione del territorio aviglianese, anche grazie ad itinerari che riguardano tutta la città e offrono divertimento, cultura e sapore ai tanti partecipanti.