NEWS

30/10/2015
VINCENZO CLAPS UN PITTORE OBLIATO PER QUARANT’ANNI
Ricordo del pittore dello “scatto istantaneo”. Note per una politica culturale ad Avigliano.
 
Questo articolo comincia con uno stimolo salutare rivolto ai due ultimi assessori alla cultura del Comune di Avigliano, la “fu” assessore Anna D’Andrea e lo “è” assessore Angelo Summa, entrambi fautori del nulla.

Andiamo alla storia, il 30 ottobre del 1975 moriva ad Avigliano, prematuramente, l’artista Vincenzo Claps, vi era nato il 18 marzo 1913, due anni prima dello scoppio della Grande Guerra che segnerà, con tutto ciò che ha rappresentato e con le contraddizioni che la caratterizzarono, l’intero suo percorso di vita. Vincenzo Claps, con la sua pittura ha raccontato la storia del suo paese, Avigliano, e della sua gente e con le sue poesie, raccolte nel volume “Mamma se Cristo mi vuole”, ha raccontato il dramma e lo sconforto della morte improvvisa e inattesa della sorella. “Uno scrittore che dipingeva, un pittore che scriveva”.

Veniamo alla cronaca, nel 2013, a cento anni dalla nascita, l’allora assessore alla cultura della Municipalità di Avigliano, Anna D’Andrea, fingendo di non sapere, e nonostante la pubblicazione di due articoli che lo ricordavano, ne ignorò la poliedrica personalità sottovalutandone la valenza storico artistica. Oggi a quarant’anni dalla morte, la nuova amministrazione comunale guidata dallo stesso sindaco della precedente, Vito Summa e avente come assessore alla cultura Angelo Summa, continua a ignorare questo nostro illustre conterraneo, a dimenticare questo raffinato artista, privilegiando iniziative all’insegna della vacuità.

E’ evidente che per questi amministratori le eccellenze culturali della nostra regione non rappresentano affatto uno stimolo, i “politici nostrani” non amano voltarsi indietro per guardare alle origini, alle radici, pur in presenza di una ricca collezione di opere che giace, purtroppo e grazie soprattutto a loro nel dimenticatoio, goduta solo dagli occhi di qualche esperto del campo che ne rileva e ne apprezza lo straordinario valore. E’ questo, aimè, ciò che sta avvenendo, appunto, per la produzione artistica di Vincenzo Claps, eppure, per saperne di più e aver conferma dei valori in gioco basterebbe rivolgersi al nostro concittadino, pittore contemporaneo, Vincenzo Claps (Ucienzoia), omonimo nonché allievo del maestro.

L’arte di Vincenzo Claps ha rappresentato nel modo più immediato e più potente i temi della realtà sociale del mondo contadino e operaio di Avigliano e di tutto il Sud d’Italia, in un crescendo evolutivo che parte dai primi anni 30 e lo accompagna fino alla sua morte.

Claps ha anche e soprattutto saputo cogliere, magistralmente, i colori della propria terra riportati in straordinari paesaggi aviglianesi e lucani che rendono giustizia ad un mondo del quale oggi sentiamo forte la nostalgia.

Ancora, la pittura di genere nelle nature morte dove gli oggetti sono parte integrante dell’universo interiore ed emotivo dell’autore, il tutto reso attraverso una rappresentazione rigorosa e reale con virtuosismi stilistici nell’uso delle ombre e delle luci.

Ci piace proporre alla visione dei lettori un quadro inedito su tela, di estrema attualità, dipinto alla fine degli anni ‘60, dal titolo “Sono con Voi”. Vincenzo Claps, in quest’occasione, si allontana dai soggetti a lui cari, con la consapevolezza d’illustrare la drammaticità di quegli anni a livello mondiale, il suo dipingere si fa ecumenico nel raccontare “la Guerra del Vietnam e i ghetti dei neri americani”.

Ottiene questo rendendo omaggio a un’icona di quegli anni Martin Luther King, il politico afroamericano contrario a tutte le guerre, che denunciò le condizioni di miseria e degrado dei ghetti delle metropoli americane, ritratto assieme a Gesù Cristo raffigurato con una croce fra le mani, accomunati dall’estremo sacrificio reso per l’umanità intera in nome della fratellanza, insieme, in quel mentre impotenti, guardano uomini trucidati, in una infernale orgia di morte e violenza, va aggiunto che con quest’opera dai forti contenuti, Vincenzo Claps, non si sottrae al proprio impegno sociale pur correndo il rischio di essere tacciato di blasfemia.

Guardando questo quadro vengono alla mente le carneficine perpetrate oggi, dai genocidi delle guerre del Medio Oriente alle mattanze dei profughi nel Mediterraneo, il “Mare Nostrum”.

A chi si accinge solo ora ad osservare questo dipinto, l’arduo giudizio!

Ritornando alla storia della cittadina di Avigliano, la sempre presente e continua sete di cultura e sapere, ha consentito di avere sì insigni giuristi e letterati, senza però mai trascurare la valorizzazione dell’arte e degli artisti locali, giungendo addirittura all’esaltazione dei mestieri più umili ottenendo come risultato l’Artigianato Artistico.

Purtroppo in quest’ultimo quarto di secolo, grazie ad una dirigenza amministrativa e ad una schiera di politicanti largamente ed evidentemente inadeguata (che oggi, con più ipocrisia che coraggio, attraverso le quarte file vorrebbe ergersi a censore del nuovo corso), che si sono occupati di tutto tranne che di quello per cui erano stati chiamati, attraverso una gestione assolutamente personale e personalmente interessata, di fatto, tradendo palesemente la propria missione, si è arrivati alla “damnatio memoriae” e alla conseguente, presente e viva, “tabula rasa”.

Va dunque considerato a ragione che il doveroso riconoscimento al pittore Vincenzo Claps da parte degli amministratori comunali aviglianesi non debba che passare attraverso un recupero della memoria, dell’identità, dello spirito d’appartenenza e, perché no, dell’orgoglio aviglianese, che soli, hanno impedito che venisse completamente dimenticato questo nostro illustre concittadino.

Eccoli gli specchi nei quali Anna D’Andrea prima e il caro Angelo Summa poi, entrambi, come già detto, assessori alla cosiddetta “Cultura”, la città, i suoi abitanti possono riflettersi e riconoscersi, con tutto ciò che ne deriva, anche e non solo, in sani termini di orgoglio e benessere intellettuale.

E’ ancora possibile rimediare, sempre che ce ne sia la volontà, e considerando l’evidente monito che ci giunge da tutte le opere di Vincenzo Claps: -“ricordate di ricordare”.

 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: ATTUALITÀ