FOLINO LANCIA UNA NUOVA SFIDA
ROMA - C’era tantissima folla, ma soprattutto c’era anche una rappresentanza di lucani per il battesimo del nuovo gruppo parlamentare “Sinistra italiana" che segna, in concomitanza, anche la nascita di un nuovo soggetto politico, tutto radicato in regione. Si chiama “Basilicata in movimento” la nuova sfida che il deputato, ormai indipendente, Vincenzo Folino, lancia alla politica di casa nostra. E lo fa con un debutto tutto romano, dopo l’addio ufficiale al Pd dello scorso giovedì al partito democratico di Renzi e, in chiave locale, a quello di Pittella. In un teatro Quirino stracolmo, dove svettava il manifesto con il nome del neo movimento lucano. Una cinquantina le persone - in gran parte liberi sostenitori, con l’eccezione del segretario Pd della sezione di Pietrapertosa - che dalla regione hanno raggiunto la capitale per il grande giorno. E c’era anche il deputato lucano di Sel, Antonio Placido, con i parlamentari di Sinistra ecologia e libertà che aderiscono al nuovo gruppo. «Basilicata in movimento che è anche una parola d'ordine per mettere insieme le persone e le associazioni che vogliono spendersi per difendere i confini amministrativi e tutelare le risorse naturali della regione, oltre che per rinnovare la politica e la società lucana. Basilicata in movimento perché sono tanti i lucani, soprattutto giovani, che si muovono nel mondo con le loro speranze e le loro capacità, ed è innanzitutto a loro che bisogna guardare per ridare una prospettiva alla Basilicata». Queste le parole del deputato di Pietrapertosa che rispetto all’iniziativa nazionale ha aggiunto: «Al Quirino c’era un misto di orgoglio, passione e voglia di fare che non si vedeva da molto tempo nella politica italiana. Cercheremo di dare vita ad una sinistra plurale e moderna, che non si rassegna alle politiche neocentriste e guarda alla tutela del lavoro e dei diritti come orizzonte per ricostruire una proposta politica credibile di cambiamento». E in effetti l’iniziativa della con vención è stata lanciata proprio da Sel - fondatore del nuovo soggetto politico è Nichi Vendola - a cui hanno aderito anche i transfughi del Partito democratico. E la prima risposta di Stefano Fassina è andata all’ex segretario di partito, Pierluigi Bersani che li aveva accusati di fare il gioco della destra. «Dispiace per le parole di Bersani: il gioco della destra lo fa chi fa la destra con il jobs act, con l'intervento sulla scuola, con l’Italicum, con la riforma del Senato e della Rai». Una partecipazione fuori dalle previsioni, tanto che Fassina, D'Attorre, Fratoianni e Scotto, hanno deciso di uscire dal teatro, tra un intervento e l'altro, e “riprodurre” l'assemblea anche all'esterno, accolti da cori che intonavano ‘"bella ciao”. «Noi siamo Sinistra italiana - ha continuato Fassina - e abbiamo scelto un nome che rivendica una scelta di campo precisa. Sinistra italiana ha una proposta di governo alternativa al liberismo da Happy days del segretario del Pd. Abbiamo scelto di avviare i gruppi parlamentari intorno alla legge di stabilità perché la credibilità non si conquista con l'autocertificazione, tanti si dicono di sinistra, ma sui contenuti. Questa manovra iniqua è sinergica al partito della nazione, Renzi ha detto che attua il programma che Berlusconi non è riuscito ad attuare». Trentuno i deputati che aderiranno al nuovo gruppo: 25 di Seil e 6 ex Pd. Al Senato nascerà solo in un secondo momento la componente del gruppo misto che avrà lo stesso nome e includerà i 7 di Sel, Mineo e due ex M5s. Il gruppo della Camera, ha annunciato Monica Gregori, avrà come con-sulente economico l’economista statunitense premio Nobel Joseph Stiglitz.