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08/01/2016
IL PROGETTO SUL LATTE D’ASINA? LA SAGITTARIO È L’UNICA AZIENDA A ESSERSI FATTA AVANTI
Il presidente dell’Ara, Ferramosca, risponde a muso duro a Rosa: “Da parte sua una sconcertante malafede”
 
POTENZA- Dura replica dell’Associazione regionale allevatori al consigliere regionale Gianni Rosa sul progetto del latte d’asina messo di recente nel mirino proprio dall’esponente di Fratelli d’Italia. Per il presidente dell’associazione, Palmino Ferramosca, Rosa «sembra essere affetto da un incontrollabile ciclico bisogno di attaccare l’Ara». E infatti «non ha resistito alla tentazione di concludere il 2015 con un bel botto di fine anno che... gli scoppia in mano». «Infatti - aggiunge -, la pulsione denigratoria fine a se stessa spesso conduce a soddisfare tale voglia senza indagare adeguatamente sull’argomento, come in questo caso ». Il riferimento è appunto alle dichiarazioni di fine anno «da cui emerge in modo sconcertante la malafede ed una scarsa conoscenza della realtà territoriale su cui svolge il proprio mandato istituzionale ». Il «pretesto» infatti, aggiunge Ferramosca, è la delibera della giunta regionale di Basilicata (la n. 1692 del 22/12/2015) con cui è stato approvato il “Progetto valorizzazione delle produzioni di latte d’asina” che prevede la sperimentazione di una procedura di pastorizzazione dello stesso, in collaborazione con la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata. «A scatenare le ire di Rosa - continua Ferramosca - è che il progetto sia opera dell’Ara e che sia ubicata a Lauria l’azienda specializzata nel settore (“Sagittario srl”) presso cui esso sarà realizzato. E così - con inutili insinuazioni - egli chiede: “Siamo consapevoli che in Basilicata sono pochissime le aziende produttrici di latte d’asina, ma ci chiediamo come mai, quando si interviene in questo comparto, a beneficiarne è sempre e solo la stessa azienda? Come mai l’Ara di Basilicata propone solo ed esclusivamente una singola azienda?”» «La risposta al quiz - evidenzia Ferramosca - è semplice: in Basilicata le aziende autorizzate a produrre latte d’asina non sono “pochissime”, sono solo due di numero, entrambe sono state interpellate e solo la Sagittario srl ha aderito all’invito. Per altro essa è l’unica a fregiarsi del bollino dell’Unione Europea “CE D0K1X”». «Era così difficile - attacca il presidente dell’Ara - acquisire questa notizia per l’esponente regionale? Aggiorni, quindi Rosa la sua consapevolezza che risulta essere alquanto approssimativa per chi si erge al ruolo di censore. Approssimazione utile solo ad attizzare una polemica gratuita a danno di un lavoro serio ed utile all’economia regionale, così come è lo stesso Rosa a riconoscere nello stesso comunicato: “Il progetto ha finalità importanti ed ambiziose e coinvolge ricercatori che da anni lavorano in questo settore”. Una sperimentazione i cui risultati saranno messi a disposizione di tutti gli operatori del settore che vorranno utilizzarli per questa specifica produzione». «Certo che, almeno a capodanno - continua Ferramosca -, il consigliere Rosa avrebbe potuto evitare di rimediare una ennesima magra figura. Ed evitare meschine bassezze nei confronti dell’azienda Sagittario srl (“azienda che per caso è di Lauria”) a cui va la solidarietà di questa associazione e per la quale non può certo costituire una colpa essere localizzata nell’agro del comune del presidente della giunta regionale. Un’azienda che vanta collaborazioni con diverse Università italiane ed estere ed ha lavorato con importanti aziende nel comparto della dermocosmetica e della nutraceutica. Azienda che dà lavoro, aspetto non secondario, a tre dipendenti a tempo indeterminato: un biologo, un operaio specializzato ed un responsabile amministrativo. Così come poteva evitare di denigrare e dire ancora falsità sull’Ara (“percepisce 5 milioni di soldi pubblici ogni anno, che continua a non brillare per i servizi resi al mondo della zootecnia lucana e che, soprattutto, continua ad avere pendenze finanziarie con dipendenti e fornitori”) considerato che la qualità dei servizi forniti al sistema zootecnico lucano è sotto gli occhi di tutti, soprattutto di quelli degli allevatori che ne beneficiano ogni giorno, e che la crisi finanziaria -grazie all’impegno e alle buone pratiche di tutti coloro che lavorano nell’associazioneè stata abbondantemente superata, con tutte le pendenze regolarizzate». «Ma tant’è, ci tocca ancora una volta, nostro malgrado - conclude Ferramosca - richiamare il consigliere regionale Rosa alla realtà che viaggia purtroppo, a sua insaputa, in altra direzione. Nell’augurargli, comunque, un buon 2016, gli ricordiamo che per essere più informato sulle attività dell’Ara potrebbe studiare l’esauriente dossier di oltre 60 pagine che gli fu inviato, qualche tempo fa, in risposta ad una sua “antica” interrogazione. E, laddove ritenesse opportuno approfondire si conferma la completa disponibilità ad incontrarlo presso la nostra sede. Sempre che egli abbia veramente voglia di conoscere i problemi e non di mestare ciclicamente nel torbido».
 
Redazione
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: ATTUALITÀ