CON LE OFFICINALI UN’ALTRA FIAT
POTENZA – Presentata nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata la Rete D’Impresa “Orti Lucani Piante Officinali” che aggrega ben 268 aziende. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione “Terre di Erbe”, la cui presidente, Vincenza Spano, insieme al gruppo promotore dell’iniziativa e ai referenti del mondo accademico e istituzionale che partecipano al progetto (UNIBAS, CNR, ALSIA, FIPPO) ha illustrato alla Stampa le caratteristiche e le prospettive della startup. “Con la Rete Olpo - ha esordito Spano - vorremmo rilanciare il settore delle produzioni agricole lucane tramite le attività legate alle erbe officinali e l’utilizzo delle piante spontanee, offrendo nuova occasione di sviluppo attraverso la realizzazione in Basilicata di un’intera filiera”. Nel suo intervento, l’avvocato Canio Muscio si è soffermato sugli aspetti normativi e sulle potenzialità della Rete d’Impresa, spiegando che per le aziende che vi aderiscono sono previsti disciplinari di produzione rigidi al fine di garantire l’eccellenza dei prodotti. Con la creazione delle Rete, che supera il vecchio modello dei consorzi, si punterà anche all'internazionalizzazione. Verranno infatti utilizzati 24000 ettari di terreni in Romania, sottostando però allo stesso disciplinare qualitativo.“Il comparto officinale è in forte espansione e può diventare la nostra Fiat” - ha dichiarato l’avvocato. Massimo supporto scientifico alla Rete è stato garantito da Michele Perniola, Prorettore dell’Unibas che ha evidenziato come la Rete rappresenti il modo piú democratico, ampio e condiviso per portare avanti il progetto, diversamente da quanto avvenuto finora con le micro filiere. Anche Giulio Sarli, ricercatore CNR Pantanelli, ha ribadito l’impegno assunto in questo progetto, specificando di voler fornire i dati sperimentali risultati da due progetti realizzati in ambito officinale in una precedente partnership con l'Università di Bari. Rocco Sileo, dirigente Alsia, ha evidenziato come l’esperienza maturata nell’Agenzia dimostri l’importanza di condividere gli obiettivi in maniera sinergica, delineando un percorso formativo per le aziende aderenti alla Rete, specifico e puntuale, gestito anche attraverso viaggi-studio per gli agricoltori. In rappresentanza dei tanti produttori che hanno aderito alla Rete sono intervenuti alla Conferenza Stampa Michele Monetta, presidente del Consorzio Con.Pro.Bio e Franco Musillo, direttore della OP Agorà. Entrambi entusiasti del progetto, concordi nel definire il settore officinale di grande interesse per le aziende agricole, a condizione però che venga salvaguardato il territorio dal punto di vista ambientale. Pietro Verrastro, amministratore della Coop. Riserva Piano Del Conte e cofondatore di “Terre di Erbe” ha esortato i titolari di terreni ad aderire all’Associazione per ottenere un reddito integrativo e ha auspicato un incremento delle adesioni alla Rete per dare possibilità occupazionali anche ai giovani. In conclusione l’intervento dell’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia ha messo in luce lo storico risultato di avere in Basilicata una Rete d’Impresa così vasta e partecipata, ritenendola un’ottima operazione nata dal basso e dalla consapevolezza di una comunità che sta puntando su una delle principali vocazioni del suo territorio. “Bisogna però strutturare il percorso sostenendo l'aspetto aggregativo e puntando sulla diversificazione guidata dell’agricoltura” - ha dichiarato. “Ho voluto stimolare e accompagnare questa opportunità perché credo sarà determinante per lo sviluppo della produzione e trasformazione delle piante officinali in Basilicata. Una nicchia produttiva nuova e di avanguardia dal potenziale enorme” - ha aggiunto. L’aggregazione di imprese troverà sostegno adeguato per procedere nella direzione di una filiera delle piante officinali nella nuova programmazione che vedrà a breve i primi bandi del PSR 2014-2020.