INCIDENTE FERROVIARIO A LAGOPESOLE, CHIESTE CONDANNE TRA I TRE E I SEI ANNI DI RECLUSIONE PER CINQUE PERSONE
POTENZA- Il pm di Potenza, Antonio Natale, ha chiesto condanne tra i tre e i sei anni di reclusione per cinque persone, imputate nel processo sull’incidente ferroviario avvenuto nel 2004 a Lagopesole, nel quale morirono due operai pugliesi, Ruggiero Ricco e Mario Di Pietrantonio. Entrambi stavano lavorando alla sostituzione di alcune traversine nei pressi della stazione ferroviaria di Lagopesole: il mezzo di servizio sul quale si trovavano per riparare la linea fu tamponato da un convoglio di servizio carico di traversine necessarie per la prosecuzione dei lavori, già programmata per la settimana mana successiva. Con l’accusa di omicidio colposo e lesioni personali colpose furono rinviati a giudizio Francesco Fogliano (all’epoca capo tronco della Rfi-Rete Ferroviaria Italiana), Vincenzo Conte, il macchinista del convoglio “impazzito” e i tre agenti di scorta, Donato Caponero, Canio Claps e Domenico Barone. Per Caponero (6 anni) la richiesta di pena più alta. Il pm ha poi chiesto 5 anni per Fogliano, 4 anni per Claps e Barone e 3 anni per Conte. Secondo l’accusa il convoglio che stava trasportando materiale da Avigliano verso Lagopesole, dopo aver raggiunto un tratto in discesa in corrispondenza di Possidente, avrebbe iniziato una folle corsa, probabilmente a causa di un problema all’impianto frenante, impedendo al macchinista di spostarsi sull’altro binario per passare oltre il convoglio rinnovatore, come da programma. La sentenza è attesa al termine della prossima udienza.