FIAMMATE AL CENTRO OLIO: IL MINISTRO FACCIA CHIAREZZA
L'on.le Cirielli, su nostra sollecitazione, ha presentato, il 10 marzo scorso, un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico e a quello dell’Ambiente per conoscere la reale situazione del Centro Olio di Viggiano. L’onorevole di Fratelli d’Italia, che ringraziamo per l’attenzione che ha nei confronti degli interessi della nostra Regione, era già intervenuto sull’incidente del 13 gennaio 2014 con un atto di sindacato ispettivo. Nell’interrogazione presentata il 10 marzo si legge che “nonostante la gravità e la necessità di un intervento urgente per garantire sicurezza alle persone e all’ambiente, all’interrogazione non è mai stata data risposta dal Governo e sembrerebbe che nulla sia stato fatto dalle istituzioni per arginare e prevenire il ripetersi di episodi analoghi”. Ricorderete che a gennaio 2014 si ebbe una forte esplosione seguita da fiammate di oltre 15 metri. Da quell’episodio, altri e numerosi innalzamenti della fiaccola si sono succeduti; l’ultimo, in ordine di tempo, ha visto anche la fuoriuscita di fumo nero da uno dei camini. Berlinguer ci aveva rassicurato che dopo la sua lettera del 10 dicembre 2015, la situazione si sarebbe chiarita. Ad oggi, però, non si sa nulla. Perché tanta reticenza del Governo nazionale? Perché non si danno spiegazioni alla popolazione? È possibile che non si riesca a capire cosa succede e quali soluzioni possono essere attuate per evitare il ripetersi di questi eventi? Questo disinteresse non è giustificabile, soprattutto quando Renzi ci chiede di aumentare le estrazioni. Forse credono davvero che la Basilicata non meriti la tutela che tutte le altre Regioni d’Italia hanno. Forse ritengono che i Lucani siano sacrificabili sull’altare della politica energetica nazionale e che la nostra Terra serva solo per i suoi giacimenti petroliferi. Il tutto con la connivenza del Governo regionale. Noi chiediamo chiarezza. Finchè non sarà chiarito tutto saremo sempre oppositori, anche a livello parlamentare, di ulteriori estrazioni sul nostro territorio. Prima la sicurezza e la tutela dell’ambiente, dopo le estrazioni petrolifere.