NEWS

26/03/2016
LA PASSIO CHRISTI DI AVIGLIANO
La Misericordia e la missione
 
Oggi ad Avigliano, a partire dalle 16.30, la IV edizione della Sacra rappresentazione vivente della Passio Christi. L’evento, promosso dalla Parrocchia S. Maria del Carmine con il patrocinio del Comune di Avigliano, conta la presenza di circa settanta figuranti, da 5 a 70 anni, in costume d’epoca, che interpreteranno, con gesti, dialoghi ed intensi monologhi, il ruolo di altrettanti personaggi storici ed evangelici. Tema di quest’anno «Il volto della Misericordia » , sentimento verso cui spesso papa Francesco invita a riflettere e al quale ha deciso di dedicare il giubileo straordinario inaugurato lo scorso dicembre perché è un’epoca, ha affermato Bergoglio «per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre». «Facendo nostro – ha spiegato Don Salvatore Dattero, promotore dell’evento - l’invito di Papa Francesco a vivere questa Quaresima giubilare come momento per riscoprire il volto misericordioso del Padre che si rivela in Gesù Cristo, abbiamo pensato di rendere alcuni personaggi chiave della tradizione biblica, come Matteo, Maria, la Maddalena, Barabba, Isaia e Pietro, portavoci dell’amore misericordioso di Dio, che ha attraversato le loro vite, trasformandole». Gli affascinanti locali del Monastero Santa Maria degli Angeli ospiteranno La Mensa Eucaristica, Il Sinedrio, il Palazzo di Pilato e la flagellazione, mentre nell’adiacente Villa si inscenerà il Getsemani; Largo Mons. Antonio Verrastro, Viale XVIII Agosto e Via San Michele Fuori le Mura saranno la via della Croce; la collina di San Michele Arcangelo farà, infine, da suggestiva location allaCrocifissione. Una curata sceneggiatura, u n’attenzione meticolosa ai dettagli, l’ideazione e realizzazione dei costumi e delle scenografie in loco da parte di numerosi volontari, associazioni e maestranze della consolidata tradizione aviglianese, «che credono fermamente nel valore sociale e culturale di questa manifestazione », ha reso il pur giovane evento un maturo ed affascinante tuffo nella storia delle storie, quella del Messia, tra tradizione e fede, meditazione e speranza. «Riflettendo sulla misericordia che ci viene dalla contemplazione di Gesù morto in croce – dice don Dattero -, vogliamo dare un messaggio di speranza alla nostra comunità, ma non solo, e vogliamo far sentire la nostra prossimità rispetto alle sofferenze del mondo, perché questa è la rivoluzione che Cristo ci ha portato. Dio ci ha donato Suo Figlio perché anche noi amassimo incondizionatamente e le opere di misericordia sono proprio il volto dell’amore di Dio, che è un amore concreto». Un invito, dunque, alla riflessione e all’attenzione verso il prossimo. «Se nel nostro cuore –conclude Don Dattero riprendendo le parole di papa Bergoglio - non c’è la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti. Perché è l’amore che salva. È l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti».
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: ATTUALITÀ