MINIEOLICO, SONO SOTTO INCHIESTA NEL POTENTINO I TITOLARI DI 6 STRUTTURE
AVIGLIANO - Abuso edilizio e truffa aggravata ai danni del Gestore dei servizi elettrici (Gse) sono le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Potenza nei confronti dei titolari di 6 società che nell’anno 2011 hanno realizzato altrettanti impianti di minieolico in località Monte Sant’Angelo di Avigliano. «La circostanza, solo formale, che a realizzare gli impianti fossero soggetti distinti – spiegano dalla Procura della Repubblica di Potenza - ha consentito agli indagati di avvalersi dell’iter amministrativo semplificato previsto per gli impianti inferiori a 1MW, per cui è stata sufficiente una Dia anziché il ricorso alla ben più complessa procedura dell’autorizzazione unica regionale che sarebbe stata necessaria per un impianto avente una potenza complessiva di 5,100 MW, al pari della valutazione di impatto ambientale». Ha inoltre permesso loro «di beneficiare, ai danni del gestore dei servizi elettrici, degli incentivi previsti per gli impianti inferiori a 1MW mentre, un parco eolico di quelle dimensioni, per poter accedere agli incentivi previsti dalla normativa, avrebbe dovuto partecipare a procedure competitive di aste al ribasso gestite dal GSE, e, le società avrebbero dovuto prendere parte alle procedure come unico beneficiario». «L’attività di indagine – spiegano dalla Procura - si è concentrata sui 6 impianti eolici realizzati ad una distanza inferiore ai 500 metri l’uno dall’altro», che, seppur di proprietà di 6 distinte società, «sono riconducibili ad un unico centro di interessi»