POTENZA - Questa sera, a Potenza nella chiesa di San Michele, il concerto dal titolo “A3 Le sonate a tre per flauto nel periodo Barocco. Ancora un appuntamento che promette attenzione e partecipazione, a bissare il successo del 18 maggio nella chiesa di San Francesco, dove “Beatus Vir - la musica nelle cappelle napoletane” ha incantato il pubblico. Infatti, grandi emozioni hanno avvolto in un suggestivo abbraccio il pubblico convenuto per il secondo appuntamento di Thesaurus Musicae 2016, festival di musica antica del conservatorio Gesualdo da Venosa. Cinque sono gli appuntamenti musicali che ripercorrono dieci anni di vita della rassegna, che vanta l’ideazione e la progettazione artistica del maestro Cosimo Prontera, e la direzione artistica del Direttore dell’Istituzione potentina maestro Umberto Zamuner. “Questo progetto – ricorda Prontera – nato quasi come una sfida, ha dato lodevoli risultati, riproponendo nell’epoca attuale la letteratura del periodo che va dal ‘600 al ‘700 di alcuni compositori autoctoni, tra cui il mitico Gesualdo da Venosa, seppure molto è ancora da fare perché la sfida è in progress e siamo pronti a lavorare con rinnovato vigore anche per valorizzare un singolare progetto partorito da una Istituzione culturale del nostro Sud”. Nel quadro storico del tempo la nostra terra era strettamente collegata alla capitale del regno politicamente ed economicamente ma soprattutto sotto l’aspetto culturale e musicale. La musica riproponeva con sommessa voce la richiesta di soccorso scaturita dal persistere di disagi sociali. La musica quindi aveva un valore essenziale, per il servizio divino e anche che per appagare la pietà popolare. Il Concerto dell’Ensemble Gesualdo, quest’ultima nata all’interno del Conservatorio Gesualdo da Venosa, ha riproposto brani che testimoniano la straordinaria bellezza della musica sacra ”napoletana”. Gli ascoltatori presenti hanno potuto godere delle architetture sonore di brani di Porpora, Scarlatti, Salvatore Il complesso, formato da Donatella De Luca, soprano; Eliana Valentino, alto; Giuseppe Forastiero, tenore; Nicola Ciancio, basso; Giuliano Cavaliere e Laura Ferro, violini; Vittorio Romano, contrabbasso ed Ernesto Gilio, fagotto, con Cosimo Prontera all’organo e direzione ha eseguito musiche di Salvatore; l’antifona mariana del Salve Regina a due voci di Scarlatti; il mottetto a quattro voci Beatus Vir di Porpora; le sonate di Jommelli e si è concluso col Magnificat per quattro voci e strumenti di Durante.