IL DOPPIOGIOCO DEL COMUNE DI AVIGLIANO SUL MEGA PARCO EOLICO A RIDOSSO DEL CASTELLO DI LAGOPESOLE
Il doppiogioco del Pd nel cercare di fare contemporaneamente sia il partito di governo che quello di opposizione è diventata una furbizia inaccettabile. Ancora più grave sono i casi in cui esponenti del partito di Renzi e Pittella prima fanno finta di non capire e non sapere e poi quando si rendono conto che altri hanno fatto delle battaglie giuste per difendere gli interessi dei cittadini tentano di appropriarsi del risultato raggiunto per prendersene i meriti. Un caso di questo tipo si è verificato in relazione alla realizzazione del mega parco eolico che si voleva impiantare in un'area tra Avigliano, Filiano e Bella.
Lo afferma in un comunicato Canio Mancuso, capogruppo del M5s al Comune di Filiano. Il sindaco Pd di Avigliano Vito Summa, - spiega Mancuso - dopo un colpevole silenzio durato mesi, si è lanciato in dichiarazioni alla stampa in cui si è vantato di essersi impegnato per far ridurre, da 22 a 13, le pale eoliche che la società Rinnovabili Melfi Srl intendeva realizzare nel suo comune e in quello di Filiano, a ridosso del Castello di Lagopesole e del santuario di Monte Carmine.
La realtà invece è un'altra. Il Comune di Avigliano non ha fatto nessuna opposizione quando a settembre 2015 scadevano i termini formali dei 60 giorni della Via (Valutazione di impatto ambientale) che consentivano alle Amministrazioni locali di esprimere il proprio parere contro la costruzione del mega parco eolico.
Ricordiamo a Summa - precisa il capogruppo pentastellato - che se, ad agosto 2015, non avessero denunciato lo scempio che rischiava di avvenire in una delle zone naturalistiche e monumentali più belle della Basilicata, l'associazione ambientalista Ola e il M5s di Filiano e regionale, il progetto sarebbe andato avanti senza nessuna opposizione da parte dei soggetti istituzionali autorizzati a farlo.
I fatti e i documenti ufficiali dicono che, mentre i Comuni di Avigliano, Bella, Atella, Ruoti, Potenza e la Provincia di Potenza dormivano sonni tranquilli, l'associazione Ola, il 30 agosto 2015, ha presentato alla Regione delle precise osservazioni contro la realizzazione del parco eolico e, il 19 settembre 2015, il gruppo consiliare del M5s ha spinto il Comune di Filiano a votare all'unanimità una delibera per esprimere parere negativo all'installazione delle 22 pale. Il sindaco Summa solo dopo aver appreso che l'associazione Ola e il Comune di Filiano avevano presentato delle istanze che costringevano la Regione Basilicata a rivedere il mega progetto, si è svegliato dal letargo ed è andato alla Conferenza di servizio, organizzata a ottobre sull'argomento, a sostenere che anche il suo Comune era contrario.
Anche questo - conclude Canio Mancuso - è un classico esempio delle commistioni, degli affari, dell'inefficienza e della negligenza delle Amministrazioni pubbliche, locali e regionali, in mano al Pd.
Uno dei tanti esempi di malgoverno che hanno portato la Basilicata a ritrovarsi nella giungla dell'eolico e dei parchi fotovoltaici e alle devastazioni provocate dalle estrazioni petrolifere. Per fortuna, i cittadini questo non lo accettano più e, non a caso, sono nate straordinarie associazioni come l'Ola e una forza come il M5s che aggrega sempre più persone oneste e trasparenti che vogliono impegnarsi nelle istituzioni per difendere gli interessi della collettività e mandare a casa la vecchia politica.