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11/06/2016
SINDACALISTA A CASA PRESIDIO ALLA LUCART
Le proteste dei lavoratori: «È un attacco discriminatorio»
 
AVIGLIANO - Con un presidio davanti ai cancelli della Lucart di Avigliano ha voluto portare alla ribalta il suo licenziamento. Appoggiato dall’Ugl, il sindacato cui è iscritto, Domenico Martinelli, 52enne aviglianese, da 31 anni in servizio presso la fabbrica che produce carta a secco, ha voluto far sentire le sue ragioni e spiegare il suo punto di vista su un provvedimento che afferma essere «un attacco discriminatorio nei confronti di un sindacalista scomodo». I fatti. Nel mese di aprile la Lucart contesta al Martinelli due giornate di assenza ingiustificata. Con risposta scritta alle contestazioni ricevute, il lavoratore spiega di aver «tempestivamente» informato «i responsabili aziendali in turno» e fatto consegnare lo stesso giorno il certificato medico attestante le sue condizioni di salute. Al mese di gennaio scorso risale, invece, un ulteriore provvedimento disciplinare preso nei confronti del Martinelli in seguito ad un «permesso sindacale di un incontro in Regione con i vertici della Lucart Group e del Dipartimento attività produttive». «Tale provvedimento di un giorno di sospensione – spiega Domenico Martinelli – è stato commutato in un giorno di ferie perché gli autori della “punizione” hanno capito la superficialità di una sanzione strumentale ed ambigua». Ed è proprio la sua tessera sindacale all’Unione generale del lavoro, secondo l’ormai ex dipendente della cartiera aviglianese, la causa di questo «illegittimo licenziamento ». «Avevamo a più riprese denunciato – afferma la segreteria regionale Ugl in una nota - l’attacco nei confronti del nostro sindacalista e oggi il tutto si compie con il licenziamento del nostro rappresentante». «Fino a quando – spiegano – lo stesso era iscritto ad un altro sindacato tutto era lineare; dal momento che Martinelli passa a rappresentare l’Ugl tutto diventa anomalo ed occasione di sanzioni disciplinari, fino ad arrivare al licenziamento». «A rimanere senza lavoro – spiegano il segretario generale Ugl Giovanni Tancredi ed il membro confederale regionale Pino Giordano – è un padre di famiglia con figli ed un mutuo per la casa da pagare. Nell’atteggiamento della Lucart noi leggiamo un attacco politico che mostra come la dirigenza intende portare avanti le relazioni industriali ». «Chiediamo – concludono – l’immediato reintegro del nostro dirigente ed un confronto allargato alla partecipazione di tutti nell’interesse dei lavoratori, della stessa Lucart e del territorio».
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: ATTUALITÀ