EVENTI, SEMINARI E MOSTRE PER RIPERCORRERE LA STORIA DELL’EMIGRAZIONE LUCANA
La Basilicata guarda verso l’altra Basilicata. Quella lontana. Nata dalle grandi ondate migratorie di fine ottocento e della prima metà del novecento che hanno visto oltre 750 mila lucani lasciare la nostra regione. Una Basilicata fatta di lucani che si sono costruiti il proprio futuro oltre oceano, in America Latina, negli Stati Uniti in Canada o lavorando sodo nell’Europa più «ricca», pagando con il sudore la necessità di abbandonare la propria terra. Per questi lucani, che non hanno ma dimenticato le loro origini Centro Lucani nel Mondo «Nino Calice» ha organizzato a partire dalla prossima settimana una serie di iniziative di promozione e valorizzazione dello spazio espositivo di Lagopesole (Il Museo dell’Emigrazione lucana) dai seminari di studio sui personaggi del Museo alla realizzazione dell'albero genealogico degli emigranti lucani. Il tutto facendo «rete» con Regione Basilicata, Anci e con alcuni comuni lucani che hanno dimostrato grande sensibilità verso questi argomenti. Tre i seminari di studio organizzati in sinergia con l’Anci Basilicata (era presente all’incontro di presentazione il presidente regionale Salvatore Adduce) : «Pietro Cristiano, da San Fele al Belgio» che si svolgerà il 1 agosto, alle ore 16,00, nella Parrocchia Santa Maria di Monte Pierno a San Fele; «Felicia Muscio, da Oppido al Cile», il 4 agosto, alle ore 18.30, a Oppido Lucano (Largo San Giuseppe); «Thomas Di Taranto, le sue opere ». il 9 agosto, alle ore 17.30, presso l’Ab - bazia di San Michele a Montescaglioso. Altra iniziativa di fondamentale importanza è legata alla realizzazione dell'albero genealogico degli emigranti lucani. «Attraverso questo lavoro e il racconto dei protagonisti – ha spiegato il coordinatore del Centro Lucani nel mondo “Nino Calice”, Luigi Scaglione – si potrà cercare di ricostruire il flusso migratorio lucano. In questa prospettiva è particolarmente importante il discorso avviato con le scuole per consentire ai giovani di approfondire le cause e le motivazioni soggettive dell’esodo, la formazione e la direzione dei flussi, l’insediamento nelle aree di destinazione, ma soprattutto per accogliere il patrimonio e il valore dei lucani sparsi per il mondo e farne tesoro». In particolare Scaglione si è soffermato sui rapporti con realtà dell’America latina come Uruguay e Argentina con i quali si sono avviati progetti culturali molto interessanti ed altri sono in cantiere. Un’attività incessante che ha avvicinato tutte queste realtà favorendo il ritorno di tanti emigrati lucani di seconda e terza generazione curiosi di conoscere le proprie radici. Un turismo «particolare» che la Regione Basilicata intende valorizzare agevolando visite prenotate da parte di gruppi provenienti dall’Argentina, Uruguay, Paraguay e Australia. Soddisfatto di questa enorme mole di iniziative il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica che ha sottolineato come “il ricordo non cancella la memoria ma la fa rivivere e ne rafforza i rapporti con i nostri emigrati al di là del tempo e dello spazio. Sono contento che il lavoro avviato anni fa sull’emigrazione veda oggi la realizzazione di questa pregevole iniziativa realizzata con il patrocinio dell’Anci Basilicata ».