Avigliano – Manca appena un mese all’inizio dei lavori dei cantieri forestali previsti per il triennio 2006-2008, e la Comunità Montana Alto Basento non ha ancora ottemperato ai suoi obblighi nei confronti degli operai che sono stati impegnati nelle opere realizzate nello scorso anno. Lo denuncia Vito Lorusso, esponente di Alleanza Nazionale e capogruppo della Casa delle Libertà alla Comunità Montana, attaccando le inadempienze dell’ente per ciò che concerne la corresponsione di una serie di emolumenti spettanti ai lavoratori forestali. “Da informazioni giunte in nostro possesso –spiega il consigliere del centrodestra- risulta che gli operai impiegati nei lavori relativi al 2006 non hanno ancora percepito alcuni dei compensi loro dovuti in relazione alle opere eseguite nel corso dell’anno. Si tratta, in particolare dell’indennità chilometrica, dell’indennità alta montagna e dell’indennità di fine rapporto. Inoltre, non sono stati loro corrisposti i compensi dovuti per alcune giornate lavorative e per alcune giornate di recupero. Nonostante le numerose sollecitazioni effettuate sia dai lavoratori, sia dalle associazioni sindacali di categoria, la Comunità Montana, ad oggi, non ha ancora provveduto al pagamento di tale spettanze. Come gruppo consiliare della Casa delle Libertà presso la Comunità Montana, abbiamo perciò presentato un’interrogazione al presidente della Giunta, chiedendo di conoscere quali siano i motivi di un simile ritardo e i provvedimenti che l’ente ha intenzione di assumere per dare immediatamente corso al pagamento delle indennità”. La situazione che si è venuta a creare, a giudizio di Lorusso e degli altri esponenti della Cdl, chiama in causa la Comunità Montana per due ordini di motivo: “Si tratta, anzitutto, della lesione provocata al diritto dei lavoratori di essere retribuiti al termine dello svolgimento del lavoro eseguito. Ma ancor di più, i ritardi nei pagamenti aggravano le situazioni di disagio che i lavoratori vivono, rendendo la loro situazione economica, già difficile, ancor più precaria”. Il capogruppo della Cdl chiama in causa anche la Regione Basilicata, in relazione alla situazione venutasi a creare: “In realtà, i ritardi vanno ascritti, almeno in parte, al sistema di finanziamento regionale per i cantieri forestali che, di fatto, impedisce alla macchina amministrativa della forestazione di poter funzionare a pieno regime. Sarebbe opportuno che la Regione provvedesse ad aumentare la percentuale di anticipazione dei fondi in fase di avvio dei cantieri e a ridurre le pastoie burocratiche, che spesso rallentano di molto le varie fasi di progettazione, approvazione, acconto e rendicontazione degli interventi”. C’è infine, a giudizio di Lorusso, un altro problema al quale occorre fornire risposte in tempio stretti: “Si tratta della necessità, più volte rivendicata dagli operai forestali, di estendere a tutti gli addetti al settore il numero di 151 giornate lavorative, a fronte delle attuali 101 giornate contributive attuali, pari a 83 giornate lavorative. Aumento delle giornate lavorative, definitivo avvio del turn-over e assunzioni dei tecnici previsti dal piano triennale consentirebbero una diversa organizzazione del lavoro e una miglior qualificazione della manodopera, necessaria per passare da una forestazione manutentiva ad una produttiva, e consentirebbe una retribuzione dignitosa a quanti lavorano nel settore”. Giancarlo Tedeschi