I QUADRI PLASTICI IN UNA CORNICE SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE
AVIGLIANO - È stato un anno intenso. Prima la partecipazione ad “Italian’s got talent” e l’eccezionale riscontro in termini di gradimento sia del pubblico che della giuria del talent di Sky. Poi, ancor più importante nell’ottica del riconoscimento del valore culturale della manifestazione, la vetrina nel corso del programma di Corrado Augias (Raitre) “I visionari” dedicato al Caravaggio. I Quadri plastici che tornano domani sera (consueta doppia rappresentazione in piazza aviglianesi nel mondo, aperture del sipario alle 21.30 ed alle 22) si ripresentano in un’ottica più ampia. Quella di un evento che comincia ad allargare la sua notorietà, ad essere conosciuto al di là dei confini di Avigliano e della Basilicata. E se da un lato questo significa soddisfazione per chi lavora alla realizzazione di un evento che diventa sempre più importante, dall’altro comporta un carico crescente di responsabilità, per mantenere la manifestazione ai livelli raggiunti provando a fare sempre più e sempre meglio. Paradossalmente (ma poi forse neanche tanto), nell’anno della notorietà su scala nazionale raggiunta grazie ad una sorta di identificazione con l’opera del Caravaggio, non ci sarà, fra le opere riprodotte, fra le opere che verranno presentate non ce n’è nessuna del pittore il cui nome resta legato strettamente alla manifestazione. Anzi, i Quadri 2016 si danno un tocco di internazionalità, scegliendo opere di tre pittori stranieri: un francese (Jean-Germain Drouais), un tedesco (Heinrich Hofmann) ed uno spagnolo (Bartolomé Esteban Pérez Murillo). Nell’anno del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, il tema scelto è “La misericordia”, “l’attributo più grande di Dio”, afferma il parroco don Salvatore Dattero, “l’abbraccio di amore gratuito che Dio non può non tendere verso il figliol prodigo”. E “Il ritorno del figliol prodigo” è il titolo delle opere di Drouais e di Murillo che verranno riprodotte: la prima evidenzia, sostiene lo storico e critico d’arte Fiorella Fiore, “il rigore compositivo e la solennità del linguaggio, i colori freddi propri del neoclassicismo”; la seconda “protagonista è il popolo dei più deboli rappresentati con grande realismo, che fa da quinta all’abbraccio fra il figlio ed il padre”. Di Hofman verrà riprodotta l’opera “Cristo e il giovane ricco”, che “si concentra tutta sul Cristo e sul suo gesto. I Quadri plastici sono anche la prima vetrina del nuovo corso della Pro Loco.