Avigliano – Dieci anni, vissuti sempre “sul filo della memoria e per la gioia tranquilla del ricordo, con il rapporto profondo che da sempre lega gli aviglianesi alla propria terra d’origine”, come spiega Nicola Summa, presidente della Pro Loco di Avigliano. Dieci anni e quindici premiati (nelle prime 4 edizioni i premiati erano due era duplice, due anni fa un riconoscimento alla memoria fu assegnato a Giulio Stolfi, rigorosamente scelti fra coloro che “ nei diversi luoghi e nelle diverse condizioni in cui sono stati chiamati a realizzare il proprio percorso umano e professionale –è ancora Summa a parlare- hanno saputo conservare memoria delle proprie radici”. Le radici di una comunità, quella aviglianese, “che da sempre non si identifica con un territorio ma con un patrimonio di valori, di tradizioni e di cultura, di sapori e di sentimenti, segnata sempre da vivacità culturale, intraprendenza e laboriosità”. Dieci anni sono quelli che compie il Premio Arco, riconoscimento che la Pro Loco assegna annualmente “a concittadini che fuori da Avigliano si siano distinti per meriti e capacità e che con Avigliano continuino a mantenere un vivo legame”. E a vedersi assegnato il premio del decennale è stato monsignor Antonio Santarsiero, Vescovo della Diocesi peruviana di Huacho, da anni impegnato nel paese sudamericano al servizio delle fasce di popolazione più disagiate. Cinquantasei anni compiuti da poco più di un mese, monsignor Santarsiero opera dal 1974 in Perù, dove arrivò come missionario. Nominato nel 1980 parroco di “Santo Toribio de Mongrovejo” a Chimbote, in uno dei territori più poveri e desolati del Paese, Santarsiero fu nominato, nel giorno in cui compiva i 50 anni, Vescovo di Huari. Tre anni dopo, passò ad Huacho, Diocesi composta da sei province, tre (Huacho, Huaral e Barranca) sulla costa, le altre tre (Canta, Oyòn e Cajatambo) in altura, ad un altitudine di oltre 3000 metri sul livello del mare. Su questo territorio, estremamente composito, con una popolazione che supera i 100 mila abitanti, in cui sono insediati oltre 120 suore, 34 congregazioni, 45 sacerdoti e più di 100 seminaristi in formazione, monsignor Santarsiero ha messo in atto una serie di interventi umanitari, con la costruzione di scuole per portatori di handicap, orfani ed adulti analfabeti, cui si sono aggiunte l’edificazione del nuovo seminario e la ristrutturazione della Cattedrale. Nella cerimonia di consegna del premio Arco, che si terrà sabato 28 luglio (inizio alle ore 18) in Largo Margherita di Savoia, davanti alla Basilica Pontifica Minore e a pochi metri da quell’arco di Piazza Gianturco scelto come simbolo del premio in quanto elemento identificativo della comunità aviglianese, la figura di monsignor Santarsiero sarà tratteggiata da don Vito Telesca. La manifestazione, introdotta dal presidente della Pro Loco (organizzatrice del Premio con il patrocinio del Comune di Avigliano, della Provincia di Potenza e dell’Apt di Basilicata) Summa e condotta da Mario Trufelli, si snoderà attraverso i saluti del sindaco di Avigliano tripaldi, del presidente dell’Anci di Basilicata e sindaco di Potenza Santarsiero (aviglianese di origine) e sarà conclusa dall’intervento del consigliere regionale Donato Salvatore. Giancarlo Tedeschi