UN SERVITORE DELLO STATO: POTENZA RICORDA L’AGENTE DI POLIZIA GIAMBATTISTA ROSA
POTENZA - Ieri mattina è stata intitolata a Giambattista Rosa, assistente della Polizia di Stato, la gradinata che collega Via Firenze e Via Catania. La cerimonia, con la commemorazione del 27° anniversario della morte, è stata officiata da Padre Leone Esposito Mocerino, con la partecipazione del sindaco di Potenza, Dario De Luca; del vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico; del presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica; del questore di Potenza, Giuseppe Gualtieri; dei rappresentanti di tutte le forze dell’ordine; delle sezioni Anps di Potenza e Melfi; dell’Unuci, e di associazioni combattentistiche e d’Arma. Presenti due dei figli di Giambattista Rosa, Claudio e Rosario, numerosi familiari e molti cittadini. Schierati e in divisa anche i piccoli figli di Claudio Rosa e Valeria Di Matteo, Margherita e Anthony, mascotte dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Il percorso di Giambattista Rosa nella P.S. inizia nel 1974 con il Corso Allievi ad Alessandria, segue il trasferimento a Roma e poi alla Squadra Volante Potenza. Il 21.06.1981 riceve dal commissario del governo della Campania e Basilicata il diploma di benemerenza con medaglia commemorativa di bronzo per il soccorso alle zone terremotate. Con il grado di Assistente Capo della P.S. è deceduto all’età di soli 34 anni , il 25 settembre del 1989, per le ferite riportate a seguito di un sinistro stradale avvenuto nell’espletamento del servizio , lasciava tre figli in tenera età: Domenico, Rosario e Claudio. Domenico e Claudio hanno seguito le orme del padre e sono anch’essi agenti della Polizia di Stato. Il 25.09.2014, con decreto del Capo della Polizia, gli viene intitolata la sala riunioni della Questura di Potenza, alla presenza delle maggiori autorità civili e militari, con la seguente motivazione: “Componente dell’equipaggio di una volante, rimaneva mortalmente ferito in seguito ad un incidente stradale avvenuto nell’espletamento del servizio. Immediatamente soccorso, decedeva a seguito delle ferite riportate. Alto esempio di attaccamento al dovere spinto fino all’estremo sacrificio della vita”. Il sindaco, Dario De Luca, ha dichiarato: “Ricordare oggi Giambattista Rosa, con l’intitolazione a suo nome di questa gradinata, è doveroso, anche per far conoscere alle nuove generazioni i valori di un giovane che ha dato la sua vita per la nostra comunità”. “I caduti che siamo tenuti ad onorare – ha detto il vice ministro Bubbico - ispirano sentimento di gratitudine, per loro e per le loro famiglie. E’ un segnale molto importante quello di dare il nome di Rosa a questo luogo, che ricorda ai giovani il valore della vita e del dono di chi l’ha sacrificata per la comunità. Ricordare queste virtù serve a rendere ancora più saldo il legame tra Stato e cittadini. Vogliamo comunicare ai figli che il padre vive non solo nella loro memoria personale, ma in quella di tutta la comunità lucana, Questo omaggio, questo ricordo, serve a rendere più umana la civiltà futura, quella che vogliamo costruire per le nuove generazioni”. La cerimonia ha avuto termine con la preghiera di affidamento a San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato.