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30/09/2016 |
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TRASPORTO SCOLASTICO PER LA SCUOLA DELL'OBBLIGO GRATUITO O A PAGAMENTO? |
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Nell'attesa vengano fugati i miei dubbi, lasciati cadere nell'oblio, rendo pubblici alcuni interrogativi |
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Ho appena letto la lettera di Mimma Bochicchio pubblicata su aviglianonline in risposta ad una controrisposta dell'assessore Angelo Summa su un dibattito/querelle che dura da settimane sulla questione scuola e sicurezza dei nostri figli. Tra le tante problematiche affrontate e sulle quali si stanno sprecando fiumi di inchiostro, leggo un inciso sulla questione trasporto, sulla quale mi sono interrogata e documentata anch'io. Mi sono imbattuta nel D.M. del 1975 mentre cercavo di capire se fosse obbligatoria o meno la presenza sugli scuolabus di un assistente e con grande sorpresa, considerato che, colpevolente, non lo avevo mai letto, ho scoperto che, oltre a stabilire le caratteristiche dell'edilizia scolastica, lo stesso fissava i principi sulla localizzazione degli istituti, stabilendone le distanze ed i tempi massimi di percorrenza.
Nello stesso decreto, al fine di evitare un eccessivo frazionamento delle attrezzature scolastiche, inopportuno sotto il profilo didattico ed economico, fu ammessa una deroga purché l'ente si obbligasse ad istituire un trasporto gratuito. Nonostante il D.M. in questione risulta abolito con riserva e sostituito dall'art. 12 comma 5 della Legge 23/96, il fatto che il Ministero della Pubblica istruzione non abbia mai emanato le norme quadro, lascia un vuoto normativo che rende ancor valido il decreto stesso e pertanto in vigore l'obbligo del trasporto scolastico gratuito qualora la distanza dell'istituto superi i parametri previsti. A questo punto, ho chiesto un chiarimento agli amministratori, consegnando la normativa e chiedendo agli stessi un approfondimento. Considerato che ad oggi ancora attendo una risposta e leggendo che altri hanno i miei stessi dubbi (o certezze), ho pensato di rendere pubblici i miei interrogativi al fine di trovare chiarimenti, in quanto a me (per una mia pecca, sicuramente) un "ho molti dubbi sulla gratuità dei servizi a richiesta individuale" non basta. Esiste un D.M. che parla a chiare lettere del trasporto e della sua gratuità. E' abolito o in vigore? Qual è l'esatta normativa attualmente vigente per cui si chiede a decine di bambini, spostati dalla sera alla mattina all'altro capo della cittadina, di pagare il servizio trasporto? Ci può essere una doppia deroga sia sulla localizzazione della scuola che sul trasporto? Attendo fiduciosa una risposta, attesa invano in privato e che chiarisca, norme alla mano, se vi sia o meno un diritto, anche in considerazione del fatto che sui doveri veniamo continuamente bacchettati. A tal fine voglio solo sottolineare che, se non tutti i genitori si sono catapultati ad iscrivere i bambini per il trasporto (io l'avevo fatto un giorno prima che arrivasse il "richiamo scritto", ma con riserva, non sapendo esattamente a cosa li stavo iscrivendo) e la mancanza ha portato ad imputare alla negligenza delle famiglie alcuni dei disservizi iniziali, credo debba imputarsi al fatto che in molti attendevano di capire come muoversi e di conoscere l'esatta organizzazione, che ad oggi a me ancora risulta nebulosa, in quanto non vi erano (e non vi sono) informazioni ufficiali, ma solo notizie frammentarie catturate sul campo ogni giorno e che a volte si sono rivelate inesatte e portatrici di enormi disguidi. link di riferimento: Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 |
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Sandra Guglielmi |
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fonte AVIGLIANONLINE.EU |
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categoria: ATTUALITÀ |
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