VERONESI E QUELL’IMPULSO ALLA NASCITA DEL CROB
Umberto Veronesi, stella polare della scienza oncologica italiana e mondiale, appena scomparso e compianto da tutto il mondo, è stato in Basilicata circa 30 anni fa. E fu proprio lui a indicare la strada che poi portò all’istituzione dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, oggi istituto di riferimento per la ricerca in regione. Dopo esserci interrogati su quali opportunità ci fossero in Basilicata per l’oncologia decidemmo di rivolgerci proprio a Veronesi, già allora il principale esponente del settore nel Paese. Era la fine degli anni Ottanta. Lui accettò di venire senza alcuna difficoltà. Lo ricevemmo con grande emozione. Una volta qui, lo scienziato analizzò la situazione approfondendo la conoscenza del sistema sanitario lucano. L’attenzione si incentrò sul vecchio ospedale di Rionero, che stava perdendo la propria funzione originaria e poteva dunque assurgere a un nuovo ruolo. Ho dei bei ricordi di Veronesi. La sua simpatia, la sua umanità risaltarono in ogni istante della sua visita. A parte le sue parole e le situazioni simpatiche che si vennero a creare, e che ho ancora vivide nella mia mente, ho serbato in me la memoria di uno studioso dalle capacità uniche e di una persona di grande disponibilità. E la disponibilità venne fuori anche successivamente. Dopo che fu tornato a Milano, infatti, non s’interruppe il rapporto creato in quella storica occasione. Mandammo a “studiare” da lui diversi infermieri e alcuni fra i più promettenti medici lucani dell’epoca. Che poi, assimilate conoscenze all’avanguardia e appresi metodi di lavoro pionieristici, sono diventati importanti professionisti che hanno fatto molto bene al mondo della medicina in Basilicata. Insomma, Veronesi dimostrò anche con i lucani tutte le qualità per cui è divenuto celebre e dette un fondamentale impulso al sistema sanitario della terra lucana. Ed è anche per questo e cioè per aver consentito all’oncologia della Basilicata di svilupparsi e a molti operatori della sanità di formarsi, che lo ricordiamo con immutato affetto e immensa stima. Ci uniamo al cordoglio dell’intero Paese per la perdita di un grande uomo, medico, scienziato. Di un grande, vero italiano.