NOI SIAMO CON I SINDACI CHE TUTELANO LE LORO COMUNITÀ E DICONO NO A PITTELLA E SIMONETTI
Il problema non sono i Comuni che non accolgono ma quelli che accolgono al di sopra delle loro possibilità. Il problema non sono i sindaci che mettono i loro concittadini, la loro tranquillità e la loro sicurezza al di sopra di una incontrollata invasione. Il problema sono i sindaci che, per ottenere il bonus di 500 euro o, peggio ancora, per non dire no a Pittella ed al suo progetto di sostituzione etnica, accettano di sacrificare le proprie città e i propri cittadini. Siamo al delirio totale. Siamo al punto in cui si colpevolizzano i sindaci che, tra mille difficoltà, combattono, da soli, per dare una vita migliore ai propri cittadini. I 500 euro ad immigrato? Non li vogliono. Non barattano i loro doveri istituzionali che sono innanzitutto verso i loro concittadini per quattro spiccioli. Come mai il grande manovratore dell’invasione, Pietro Simonetti, nasconde che questi soldi saranno solo ‘una tantum’ e che, quindi, mentre i clandestini sono destinati a rimanere nella nostra Regione per quattro anni o più, i Comuni prenderanno soldi solo una volta? Siamo sicuri che alcuni sindaci siano allettati dall’idea di avere qualche soldo in più per tagliare qualche altro nastro. Ma ci sono sindaci che non vendono i propri cittadini per pochi spiccioli. Siamo al mercimonio. L’invasione non è più un atto di accoglienza ma diventa un business. Simonetti, che va in giro a dire che bisogna accogliere clandestini per fare cassa, dovrebbe vergognarsi. E con lui tutti gli amministratori che cedono al ricatto dietro un ‘pagamento’, dietro alla promessa di un baratto. In Europa si congratulano con Pittella perché accoglie clandestini? Simonetti non ci faccia ridere. Mentre ci dicono quanto siamo bravi, in Francia i clandestini che provengono dall’Italia vengono riportati indietro. La Francia così come tutta l’Europa non rispetta la famosa ‘relocation’. Dei 172.444 clandestini sbarcati in Italia nel 2016 solo 1.156 sono stati ricollocati in Europa. In Francia, le politiche immigrazioniste di Pittella, Simonetti e Co. sarebbero viste come un attentato allo Stato. Noi siamo a fianco dei sindaci che tutelano le loro comunità. Onore ai sindaci lucani che non cedono. Onore a chi sa di non poter ospitare clandestini e dice no, al contrario di chi, supinamente, ‘imbottisce’ le nostre città, creando dei lager, dei ghetti privi di controllo.