SANT’ANTUONO, UNA PIRA E TANTI SCATTI PER LA FESTA DEI FALÒ
TRIVIGNO - Si lavora alacremente per costruire la pira in onore di Sant’Antuono (Sant’Antonio Abate), così popolarmente denominato per distinguerlo da Sant’Antonio da Padova. Numerose sono le iniziative che la Pro Loco e il Comune di Trivigno hanno ideato per festeggiare il santo coinvolgendo l’intera comunità. Le avverse condizioni atmosferiche hanno costretto gli organizzatori a spostare le consuete manifestazioni del 16 e 17 a domani, 21 gennaio. Don Tonino Rossi ha celebrato la messa regolarmente nel giorno della memoria liturgica del santo, mentre il falò davanti alla chiesa di Sant’Antonio è stato acceso, è avvenuta anche la benedizione degli animali, ma il tutto sarà replicato domani, quando si svolgerà anche il programma civile che prevede degustazioni, musica e tanto altro per riscaldare una delle notti più fredde dell’inverno. Tre i fuochi che saranno accesi nel borgo, il più grande in Piazza Plebiscito. Il falò di Trivigno, per le sue notevoli dimensioni è considerato uno dei più grandi d’Italia. Sant’Antonio abate, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa e fondatore del monachesimo cristiano, è reputato il custode del fuoco – una leggenda narra che il santo è sceso all’inferno per rubare il fuoco al diavolo - ed è anche il protettore degli animali domestici. Nei paesi che coltivano la devozione al santo egiziano ancora oggi, dopo secoli, si usa accendere il giorno 17 gennaio, i cosiddetti “Falò di S. Antonio”, fuochi che avevano una funzione purificatrice e di prosperità, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall’inverno alla primavera. ”Chi festeggia Sant’Antuone, tutt l’ann lu pass buone” si usa dire in molti paesi. Due le iniziative che meritano approfondimento: Il concorso fotografico “Metti a… fuoco un’emozione”, e “Scuola, tradizione e didattica”, con gli alunni dell’istituto comprensivo di Potenza Don Lorenzo Milani. Il concorso fotografico - che ha riscosso grande successo nella prima edizione, vantando scatti eccezionali con incredibili figure generate dalle fiamme e dai tizzoni ardenti - conta la partecipazione di amatori e professionisti anche extraregionali e raccoglie fotografie che raccontano le suggestioni de “La notte dei falò e dei desideri”. Due i premi in palio, da 400 euro cadauno. Uno dei premi sarà assegnato da una giuria di esperti, l’altro sarà decretato dai like sulla pagina facebook. Sarà possibile inviare le foto entro il 4 febbraio. “Scuola, tradizione e didattica” prende vita dalla collaborazione dell’Istituto Don Lorenzo Milani con il paese di Trivigno. Più di cento i bambini, accompagnati dalle insegnanti e dalle famiglie, che parteciperanno alla festa dei falò. Per loro è stato varato un programma specifico che li vedrà scoprire e ripercorrere tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, per mantenerne viva la memoria e consolidarne i valori. Insieme ai compagni di scuola residenti a Trivigno parteciperanno alla raccolta della legna, bussando porta per porta con il detto popolare: “Nduon nduon nduon/damm na leun p sand’Anduon/e si nun ma vu dà/ t vu ard e app’zz’cà. I bambini potranno assistere alla benedizione degli animali e all’accensione della pira. Inoltre parteciperanno al laboratorio del miele e del cioccolato, con lezione interattiva, e ancora, si recheranno nella chiesa matrice di San Pietro Apostolo per una visita guidata all’Organo Carelli e potranno visitare una casa contadina e una mostra di antichi mestieri. La lotteria mette in palio un iPhone 7. I gruppi folk “La Rondinella” e “Ragnatela Folk Band” concluderanno con la musica la serata.