BANDI AD PERSONAM, BAGARRE IN AULA TRA ROSA E PITTELLA. IL GOVERNATORE PRONTO A QUERELARE
POTENZA – Tante le tematiche affrontate in mattinata dal consiglio regionale durante la fase ispettiva. E di certo non sono mancate le scintille, specie sull’interrogazione presentata dal consigliere di Fdi-An Gianni Rosa, relativa all’avviso pubblico per “l’acquisizione di candidature per il conferimento di incarichi professionali consulenziali di supporto alla Lucana Film Commission”. Nel caso specifico Rosa e Pittella hanno duellato per qualche secondo, in particolar modo quando Rosa, nella controreplica, dopo la lettura dell’intervento del direttore Leporace da parte del governatore, ha parlato di “bandi ad personam”. Evidente il riferimento al ruolo ricoperto da Nicola Timpone, come ha peraltro sottolineato lo stesso consigliere nella sua invettiva. “In questo momento - ha attaccato Rosa - non parliamo di una procedura selettiva rispetto ad un concorso, ma parliamo di procedura comparativa, dove sceglie il direttore della Film Commission e, caso strano, l’esito di questa selezione si è visto, perché su 28 partecipanti, tutti, tranne due, sono stati esclusi per mancanza di requisiti. Quindi, caso strano, l’unico portatore dei requisiti è un certo Timpone, che era anche già Vicedirettore della Fondazione e quindi, caso strano, aveva quei tre anni di requisiti che venivano richiesti nella procedura selettiva”. Ma non è finita qui, perché Rosa, tirando in ballo sempre Pittella, ha gettato ombre anche sul contenuto dell’interrogazione presentata qualche minuto prima da parte di Perrino che verteva su delle presunte “anomalie legate alle assunzioni a tempo determinato disposte dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, nell’utilizzo in comando di alcune unità dello stesso personale da parte del Presidente della giunta regionale”. Anche in quel caso, infatti, Perrino metteva nel mirino le procedure adottate per alcune assunzioni, con il governatore che ha precisato come le stesse domande andassero rivolte al Ministero dell’Ambiente. Rosa, in ogni caso, ha tirato così le somme. “Ma voi pensate che le persone sono così stupide da non capire che certe cose venivano fatte in una certa maniera perché devono cogliere certi obiettivi?” Per poi essere ancora più diretto. “Non date la possibilità a nessun giovane lucano che è fuori dai vostri schemi di poter avere una speranza, di poter collaborare con l’ente Regione e con i suoi enti strumentali”. E alla fine il Presidente, apparso abbastanza stizzito, ha chiesto ufficialmente la registrazione dell’intervento, lasciando intendere di voler valutare gli estremi per ricorrere eventualmente alle vie legali.