IL DRAMMA DELLA DROGA IN «BIANCA NEVE»
Ha 17 anni, frequenta il quarto anno di un liceo di Modena e divide le sue giornate tra scuola, sport ed amici, nonostante una grande solitudine segni la sua anima, conducendola all’incontro con la polvere bianca della dipendenza. Ilaria è la giovanissima protagonista dell’opera prima del 17enne, oggi 19enne, Andrea De Carlo, giovane emiliano di origine aviglianese, appassionato di giornalismo e cronaca calcistica, che ha presentato ieri, presso il Chiostro della Casa comunale della cittadina gianturchiana il suo «Bianca neve», romanzo d’esordio che sta facendo parlare di sé e incuriosendo lettori di ogni età anche attraverso i booktrailer lanciati sulle piattaforme digitali e nei quali Ilaria è interpretata dalla studentessa Sara Ascari. Coinvolgendo giovanissimi in incontri e dibattiti su un tema quanto mai attuale e scottante e gli adulti nel tentativo di scoprire tra le righe dell’amara vicenda cosa possa passare nella mente dei ragazzi, il giovanissimo Andrea De Carlo ha centrato l’obiettivo dell’interesse attorno ad un’opera dal tema forte ed quanto mai contemporaneo. La storia raccontata da De Carlo vede protagonista una ragazzina come ce ne sono tante, fondamentalmente sola in un mondo adulto distratto e «ipocrita», che dai banchi di scuola di una cittadina borghese e sonnolenta cade con superficiale e divertita leggerezza nel tunnel della droga, in una veloce dipendenza che la conduce dal senso di onnipotenza e benessere al baratro della solitudine e della dipendenza fisica e psichica, tra squallore e sofferenza, in una parabola discendente senza fine cui nessuno prova davvero a mettere un argine, anche solo tendendo una mano. Senza mai cadere nella retorica e nel giudizio, il giovanissimo autore, che ha scelto un personaggio femminile per marcare la distanza biografica con la sua antieroina, interpreta in maniera eccellente i panni di una ragazza, scandagliandone forze e debolezze, paure e coraggio, con la capacità di sviscerare sia emozioni note che recondite, tra le quali quelle più profonde legate alla dipendenza da sostanze stupefacenti. Alla presentazione, organizzata dal comune di Avigliano in collaborazione con l’Arci, Spazio Ragazzi e l’Abete, interverranno, oltre all’autore, il sindaco di Avigliano Vito Summa, lo psicologo del Sert Francesco Rosa ed il sociologo del servizio dipendenze dell’Azienda Sanitaria Giulio Pica, per provare ad aprire un dibattito con i più giovani su una dura e sottovalutata realtà che, perdendo la tragica aura di emarginazione, ha indossato i dorati abiti del proibito sfidabile, all’apparenza gestibile, ma concretamente devastante.