IN CONTRADA «CIVITELLE» NASCE IL BOSCO DEI 50ENNI
Far nascere un piccolo castagneto per festeggiare in modo inedito e non effimero il raggiungimento del mezzo secolo di età. La classe 1967 aviglianese ha deciso così di lasciare un ricordo alle future generazioni attraverso la creazione de «Il bosco dei cinquantenni », che sorgerà a ridosso della pista ciclabile in contrada Civitelle. Alle ore 9 di stamani la messa a dimora del nuovo boschetto, che i novelli 50enni vorrebbero diventasse il luogo in cui, anno dopo anno, si incrementassero le piante per ogni nuovo ingresso di aviglianesi nel mondo dei cinquanta. «Di fatto – raccontano -, noi del 1967 anziché festeggiare nel nostro ristretto ambito il raggiungimento del 50esimo anno, abbiamo pensato di lasciare il nostro ricordo alle future generazioni, piantando un castagneto in una zona fruibile a tutti». «Mentre iniziavamo a pensare a come organizzare i festeggiamenti per il raggiungimento di questo traguardo – spiegano -, abbiamo cominciato a riflettere sul senso di comunità, sul “passaggio” di ciascuno in questa esistenza e sul senso del ricordo. Parola dopo parola ha preso corpo l’idea di lasciare qualcosa di tangibile perché anche partendo da un semplice festeggiamento, si può creare un’occasione di crescita. Riflettendo, abbiamo ritenuto di voler lasciare un messaggio ecologico che andasse a dare un senso alla nostra presenza nella comunità di Avigliano e fosse capace di “fare collettività”. Abbiamo così contattato la Regione Basilicata per le piante, che sono state offerte dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, ed il Comune per l’autorizzazione alla piantumazione nella zona della pista ciclabile». 212 i residenti aviglianesi nati nel 1967 e 212 nuovi castagni che da oggi diverranno bene comune. «Non lo facciamo – spiegano - per una nostra illusoria voglia di immortalità ma più semplicemente con la voglia di tornare a fare comunità contro ogni forma di egoismo, sperando che questa iniziativa possa essere tramandata anche alle prossime generazioni che festeggeranno i 50 anni. E’ per questo motivo che inauguriamo “il bosco dei cinquantenni“ e non “il bosco dei nostri cinquant’anni“».