L'AEROGRAFISTA CHIANESE ESPORRÀ LE SUE OPERE ANCHE A SALERNO
Avigliano - “Just Murried”, la sposa bambina, dell’aerografista aviglianese Massimo Chianese, in arte Masoart, si piazza al secondo posto nella IV edizione di “Notti sacre”, mostra internazionale curata dall’artista Miguel Gomez che aveva come tema la Sacralità della donna. L’artista lucano, con la sua pittura particolare ed accattivante, ottenuta con maestria attraverso il getto della penna aerografica a mano libera, continua ad ottenere premi e riconoscimenti sul piano nazionale e internazionale. «Chi usa l'areografo – racconta Chianese, unico airbrusher free hand del sud Italia - è un personaggio misterioso, un pittore senza pennelli che va avanti a piccoli spruzzi quasi invisibili». «Io – spiega Masoart - uso l’aerografo a mano libera, senza ausilio di mascherature di nessun genere». «L’aerografia – continua -, nonostante sia una tecnica artistica molto complessa e difficile, non viene insegnata purtroppo nelle scuole e nelle accademie e a superare le complessità di esecuzione si impara con prove e tanto impegno. Io sono ormai vent’anni che dedico la mia vita a quest’arte». «La velocità di esecuzione di un’opera aerografica – spiega - nasconde, in realtà, dietro di sé una serie di movimenti e calcoli che solo la grande esperienza e maturità artistica rendono “spontanei” ed impercettibili all’occhio di chi guarda il pittore mentre sparge colori sul supporto per far emergere la sua visione del mondo. La calibratura della penna, la pressione giusta dell’aria, la distanza perfetta dal supporto, la miscelazione delle tinte, la capacità di sapere, prima di “colpire” la tela, dove andrà a posizionarsi il colore e cosa creerà, le difficoltà a sovrapporre velature di differenti nuance spruzzate ad aria senza mai poggiarsi alla tela, sono abilità complesse di una tecnica dall’immenso fascino e risulti sorprendenti». Classe ’72, Chianese è un pittore autodidatta aviglianese che, sin dai primi anni della sua infanzia, sviluppa una forte passione per il disegno che lo porta a sperimentare diverse tecniche pittoriche, dalla matita agli acquerelli, dalle tempere ai colori ad olio, sino ad approdare all’utilizzo quasi esclusivo di una tecnica “non convenzionale” di pittura, l’aerografia: attraverso una piccola penna o pistola collegata ad una piccola fonte d'aria in pressione, l’artista riesce a creare affascinanti e realisti quadri. «La passione per l’aerografo – racconta - è nata nel 1993 quando ho osservato un tir completamente personalizzato. Ne sono rimasto profondamente rapito ed ho iniziato a studiare la tecnica aerografica. Da allora l’aeropenna è diventata una sorta di “protesi” del mio braccio; ho iniziato a personalizzare di tutto, dai primi cellulari alle moto, dalle macchine alle pareti, fino alle cose più impensate che questo fantastico strumento mi consente di personalizzare. Tuttavia mi ritengo un ritrattista perché amo in maniera particolare ritrarre volti per quello che gli occhi dicono e mi trasmettono». Dal 6 ottobre al 18 novembre l’artista dei sorprendenti e realistici ritratti esporrà, unico artista come Art Deisgn, alla Terza Biennale d’arte contemporanea di Salerno.