Una relazione previsionale e programmatica per il triennio 2008-2010 “aleatoria”, “generica”, “poco specifica” e “non tempificata”, frutto di una sorta di “copia-incolla” con quelle precedenti per opere messe in cantiere da anni e mai portate a termine. Liquida così l’opposizione, nel corso di un incontro-dibattito con la stampa e i cittadini, il bilancio programmatico del Comune di Avigliano, accusando la maggioranza di centrosinistra di aver redatto un piano previsionale con enormi discrasie (si andrebbe ben oltre la quintuplicazione delle risorse effettivamente disponibili, secondo i dati forniti dal consigliere Vito Lorusso) tra investimenti programmati e dati contabili. «L’Amministrazione propaganda ciò che non c’è – afferma Gianni Rosa, Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale, che modera gli interventi dei consiglieri della lista civica Insieme per Avigliano». «Dicono – continua Rosa – di non aver aumentato i tributi locali e quindi di aver lasciato invariata la pressione fiscale, tralasciando un piccolo particolare: la Tarsu (Tassa sui rifiuti), ad esempio, ha subito negli ultimi anni un incremento di ben il 40%». E’ sulle condizioni della viabilità e sulle opere pubbliche che si concentrano, tuttavia, gli attacchi più sferzanti, poiché «è un quindicennio – asserisce il consigliere Tommaso Coviello - che si parla sempre delle stesse incompiute, sempre in fase di ultimazione. Da anni nella nostra cittadina si gestisce solo, e male, quell’ordinario che si trascinerebbe comunque da sé». Poi partono a lanciare delle domande, cui affermano di cercare da anni risposte attraverso interrogazioni inascoltate. A che punto è lo studio del regolamento urbanistico, del quale nessuno di loro dichiara di aver mai visto una bozza, nonostante sono anni che è stato affidato l’esame del territorio al prof. Carlo Manera, docente di Analisi e Pianificazione dell’Università di Basilicata e di cui il bilancio non fa menzione? In che posizione vuole collocarsi Avigliano nel Piano Strutturale Metropolitano, che dovrebbe coinvolgerlo insieme con un’altra decina di comuni dell’hinterland potentino? Come si intende rafforzare con strumenti urbanistici il territorio per accogliere e sfruttare al meglio le grandi possibilità offerte dal Centro Internazionale di Neuroscienze e dai possibili campo di sci d’erba, 2° in tutto il centro-sud, e piscina coperta proposti dal Giordano? A questo punto viene sollevata loro una domanda dai giornalisti presenti: ma se è davvero così negativa la gestione della cosa pubblica, perché da anni il centrosinistra continua a prendere circa il 75% delle preferenze? «Forse anche noi – risponde Giordano – non abbiamo lavorato abbastanza per accreditarci come alternativa valida». «Cercheremo – gli fa eco Coviello – di radicarci ancor più nel territorio per ribaltare i prossimi risultati amministrativi, considerando anche il nuovo scenario politico e l’ingresso di sei su sette di noi nel Popolo delle Libertà». Nel frattempo un dato resta incontrovertibile: lo strappo paventato un mese fa nelle fila della minoranza a causa della querelle tra i consiglieri Romano e Giordano è appianato e liquidato come un episodio. «Il nostro gruppo è coeso – ribadiscono in coro – ed ha un futuro di unità, per continuare e rafforzare un’opposizione costruttiva ed efficace, davvero utile per tutti i cittadini».