Cartelle pazze sui terreni edificabili per il 2003 o legittime richieste di imposte? Ad Avigliano è polemica sulle cartelle Ici inviate dal Comune a circa 690 contribuenti. Il presidente di Nuova Italia, Renato Zaccagnino, attacca l’ex sindaco, Domenico Pace, che risponde di inadempimenti da parte del Comune in presunta violazione delle norme in materia tributaria. «Il pagamento dell’Ici per i terreni edificabili - dice Zaccagnino - fu introdotto nel '92 e Pace è stato sindaco dal 1995 al 2000». Perché solo ora le cartelle? «Nel 2005 -riferisce l’attuale sindaco Tripaldi - è stata fatta una legge di interpretazione autentica del decreto del '92. Finché abbiamo potuto, noi siamo stati dalla parte dei contribuenti. Ora, però, gli uffici non possono più sottrarsi, pena la responsabilità contabile di carattere personale dei funzionari dell’en - te». Allora, a cosa si riferiscono le accuse di Pace? «Il Club dell’ami cizia mi ha chiesto di fare un intervento tecnico per eventuali ricorsi, in quanto avvocato, in merito alle cartelle inviate ad alcuni contribuenti ed io ho parlato del regolamento sull'Ici fatto dalla mia Giunta nel '99, che all’art. 13 riportava la necessità di adottare una deliberazione, annualmente e per zone omogenee, in cui specificare i valori venali delle aree fabbricabili». Il regolamento in questione? «Non vincolante, anzi arma a doppio taglio», ribatte Tripaldi. Intanto, con la delibera 14 del 2009, c'è stata una proroga di 60 giorni per il pagamento, per verifiche sui reliquati di alcuni terreni e sulla reale potenzialità edificatoria degli altri, nonché per rivedere la tabella dei valori assegnati alle aree. Sull'accusa, sempre di Nuova Italia, di chiedere pagamenti su terreni su cui, da marzo 2008, non si rilasciano più permessi di costruire, Tripaldi taglia corto: «Parliamo di imposte per l’anno 2003. Il regolamento è un capitolo a parte».