52 iscritti, 48 frequentati per le classi I, II e IV, con un’età compresa tra i 21 e i 52 anni. Questi i numeri di “Sirio”, corso ad indirizzo Igea (ex ragioneria), promosso ad Avigliano per la ripresa degli studi degli adulti che per vari motivi hanno interrotto la loro formazione scolastica. Per il quarto anno la struttura dei corsi serali, che propone modelli flessibili, considerato che l’utenza è formata in gran parte da lavoratori e genitori, propone ai discenti non solo della cittadina gianturchiana, ma provenienti anche da Potenza, Abriola, Filiano, Oppido, Pignola e Pietragalla, metodologie identiche a quelle previste per gli alunni nelle ore diurne e con i medesimi docenti, che mettono a disposizione le loro competenze come volontari. La richiesta, venuta dal territorio, è stata intercettata nel 2003 dalle associazioni L’Abete e Gruppo Coordinamento donne, che in collaborazione con alcuni professori del I.t.c. “Nitti” della cittadina, di cui il corso è una costola, hanno messo in piedi il progetto “Ritroviamoci in classe”, per preparare privatisti all’esame di stato. Considerato il successo dell’iniziativa, è nata l’idea di mettere in piedi una vera e propria scuola pomeridiana, dalle 16 alle 20, con spese contenute alle sole tasse scolastiche e la possibilità di prendere il diploma statale. Per il momento le lezioni si stanno svolgendo nel plesso scolastico di viale XVIII agosto, ma, non appena sarà nuovamente disponibile la sede dell’ex ragioneria, interessata a prossimi lavori di ristrutturazione (è stato presentato il progetto di riqualificazione che prevede uno stanziamento provinciale di 1.250.000 €), che renderanno l’istituto più sicuro e tra i più funzionali della regione, gli insegnamenti torneranno nella loro sede naturale. In questi giorni gli organizzatori stanno promuovendo una campagna di adesione, per ottenere le iscrizioni per il prossimo anno. E’ di qualche giorno fa la notizia che il collegio dei docenti del Nitti, in un incontro nella sede potentina, non ha approvato il piano provinciale di razionalizzazione scolastica ed è contrario allo smembramento dell’istituto aviglianese, realtà consolidata per numero di iscritti e ben 40 anni di attività e, nonostante il successo del corso Sirio, si teme anche per la continuità di questa importante offerta educativa. «La politica – dice Carmine Ferrara, presidente de “L’Abete” – ha fatto la sua parte, prevedendo investimenti e le associazioni continuano a svolgere il proprio ruolo. Ora tocca ai cittadini, dopo la controversa soppressione della prima classe, far sì che i corsi del Nitti, diurni o serali che siano, continuino a garantire il diritto all’istruzione».