Sta volgendo a termine l’esperienza “Integra-Azione, azioni di solidarietà”, progetto di inclusione sociale volto all’abbattimento dei pregiudizi e delle barriere architettoniche e mentali. Organizzato dall’Associazione Potentialmente del capoluogo, che coordina diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio e con l’adesione del Comune di Potenza, il progetto, dal mese di dicembre, attraverso una serie di eventi culturali di diverso genere, ha posto al centro i diversamente abili, affiancati al cittadino qualunque, al fine di dimostrare come, anche nella vita quotidiana, vi può essere una perfetta integrazione. Il primo gradino di questo progetto è stata la giornata di “Shooting”, durante la quale normodotati e disabili, con il coinvolgimento dell’ Aias, dell’Unitalsi, del Don Uva, dell’Aipd e dell’Istituto Penale Minorile, “armati” di macchine fotografiche, hanno girato la città a caccia di immagini che sottolineassero il tema dell’inclusione sociale. A questa affascinante esperienza sono seguiti la mostra fotografica “Scatti su Potenza e la cultura della Solidarietà, dell’inclusione e dell’integrazione”, il workshop “Storie di ordinaria integrazione”, il concerto di musica classica coordinato dal prof. Sangregorio presso la chiesa di San Francesco ed il concerto “Amore e Speranza” del Marco Smiles Quintet, della Banda di Pietrapertosa e del musicista Duschan. La fase conclusiva del complesso ed interessante programma vede in questi giorni i ragazzi del Don Uva, dell’Aipd, dell’Aias e i volontari, coordinati dall’artista romano Andrea Biavati, esperto di performance ed installazioni di carattere sociale, e diretti dalla ceramista Teresa De Luca, impegnati, presso la sede Apof-il di Avigliano, che ha concesso l’utilizzo dei moderni ed attrezzati laboratori, nella decorazione di circa 2000 maioliche, che saranno utilizzate per comporre, in un quartiere di Potenza, una sorta di grande mosaico, che sarà donato alla città. «Il nostro intento – ci dice il Presidente dell’associazione Potentialmente, Giuseppe Calabrese – è far vedere che i disabili sono in grado di fare e creare e che l’arte e la musica sono accessibili a tutti. Questi ragazzi hanno bisogno degli strumenti per esprimersi e vivere la città e in questo vanno aiutati e supportati. I tanti volontari, che voglio ringraziare, li stanno conducendo in un percorso verso la conquista di un po’ di autonomia e stanno dando loro fiducia perché questa esperienza possa trasformarsi anche in una possibilità di lavoro». In questa scia di indipendenza si colloca anche il progetto Potentialbus, che si prefigge lo scopo di attrezzare gli autobus pubblici urbani per il trasporto dei diversamente abili, alleviando le difficoltà che queste persone incontrano quotidianamente. «A Potenza, rispetto ad altre realtà – conclude Calabrese – si vedono meno diversamente abili per strada, ma solo perché le difficoltà di spostamento sono ancora tante e le barriere architettoniche un vero problema. Noi vorremmo superare questo gap».