Nel centenario della fondazione, da parte dell’aviglianese Silvio Spaventa Filippi, del Corriere dei piccoli, settimanale di storie illustrate che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni con la sua capacità di annidare messaggi ed insegnamenti pedagogici in una sfera ludica e favolistica, l’associazione Amici di Ypsilon ha pensato di raccontare ai giovani proprio attraverso il fumetto la vita di un altro illustre concittadino. Il volume «L’uomo che divenne monumento. Emanuele Gianturco si racconta ai ragazzi» sarà presentato, dalle ore 17,15, nella palestra del circolo didattico Spaventa Filippi, proprio dai giovani redattori e dal direttore di Ypsilon, il giornalista Lello Colangelo, che ha messo in piedi da anni nella cittadina un laboratorio del fumetto. Interverranno all’evento, che si concluderà con l’inaugurazione della mostra delle tavole delle nuvolette su Gianturco, l’affermato fumettista Giulio Giordano, che ha illustrato l’opuscolo, i dirigenti scolastici Giuseppe Coviello e Giuseppina Prostamo, il presidente della Soms Luciano Sabia, il sindaco Domenico Tripaldi e l’assessore al bilancio della provincia Vito Summa. «Durante le celebrazioni, nel 2007, dei 150 anni dalla nascita e del centenario della morte di Gianturco – dice Colangelo – maturò l’idea di raccontare la vita di don Emanuele ai ragazzi in maniera simpatica, facendo parlare egli stesso in prima persona, in una sorta di confronto con i giovanissimi su temi e problemi attuali, alla base di ogni processo di crescita». Gianturco, che per studiare si metteva sotto un lampione non avendo in casa luce a sufficienza, consapevole di quanto l’impegno scolastico fosse importante per affermarsi nella vita, nell’opera dialoga con i giovani redattori attraverso immagini e “nuvole”, nel tentativo di far capire come sia inutile e deleterio per chiunque fuggire dai problemi rifugiandosi nel mondo dei balocchi e di mostrare «la strada per diventare monumenti». Il volume, che segue pubblicazioni che nel corso degli anni hanno avuto grande successo e una grande valenza sociale, come “La scelta del dono”, utilizzato dal Dipartimento Sanità della Regione nella campagna promozionale sulla donazione degli organi, e “Appeso a una goccia”, di cui si è avvalso l’Avis di Basilicata per promuovere la cultura della donazione del sangue, si inserisce in un progetto di più ampio respiro, quello di una scuola del fumetto, idealmente collegata alla scuola di disegno istituita nel 1870 dal comune di Avigliano e che il lungimirante Gianturco, ministro della Pubblica istruzione, sostenne economicamente. «Il fumetto – conclude Colangelo, nominato già da 4 anni direttore di una scuola che senza fondi non è ancora partita - può far vivere di “nuvole” tanti giovani; non le nuvole precarie come l’attuale sistema occupazionale che il vento del mercato globale spazza via, ma quelle che fanno parlare i sentimenti. A stomaco pieno, però. Mi auguro che la testimonianza di Gianturco sia colta dagli amministratori che rischiano di lasciare spogli i basamenti dei loro monumenti».